4 Luglio 2016
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PRESERRE (CZ) – LA TRAIETTORIA POETICA DI JUANA BIGNOZZI
Una delle voci più alte della poesia argentina contemporanea
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 4 LUGLIO 2016 – Come afferma Beatriz Sarlo, il lettore che si accosta per la prima volta alla poesia della poetessa argentina Juana Bignozzi (1937 – 2015) resterà colpito da “la perfezione del verso, la musicalità discreta, che sorge dal non contrariare il tono della lingua orale colta, dall’evocarla senza copiarla.
Ammirerà inoltre la nitidezza delle idee e non soltanto la bellezza delle immagini, l’intelligenza sostenuta dalla distanza ironica, ma non così ironica da trasformarsi in sarcasmo, e sempre orientata da una dimensione morale che esclude il cinismo. […] Si tratta di una poesia che coordina con apparente facilità la densità culturale e la densità dell’esperienza, la cui prima persona parla da un sapere che si appoggia su una miscela originale di sensibilità e storia”4.
E D.G. Helder, nel prologo citato, ci invita a diffidare dell’apparenza piana e accessibile del suo stile, sottolineando “il carattere complesso degli enunciati di Juana Bignozzi, come se avessero vari strati e smentissero i risultati di una lettura rapida o eccessivamente letterale. Buona parte dell’incanto della sua poesia – che non si mostra a prima vista – sta nelle sfumature e nei contrasti, nel gioco delle accezioni, nella breccia che si apre e si chiude tra letterale e figurato, particolare e generico, individuale e collettivo, solenne e triviale”.
L’ampia selezione poetica che presenta poesie scelte dal 1967 al 2014 tradotte magnificamente da Stefano Bernardinelli e pubblicata da LietoColle con un titolo significativo, Per un fantasma intimo e segreto è una buona occasione per il lettore italiano per conoscere a fondo le grandi qualità di questa poetessa:
“Tutti lo sanno/ e quindi cercano la mia compagnia per chiacchierare le notti./ Però io conosco qualcuno che vuol morire in pace con se stesso/ e che mi provoca sussulti, insonnia, solitudine,/ perché la pace con me stessa sarebbe una guerra senza fine,/ due o tre assassinii inevitabili e qualche resa smisurata/ che non rientra nei miei piani./ Però io di notte sogno/ un giardino immenso dove i morti si alzano per salutarmi;/ io sogno un uomo che mi inquieta e siccome lo ignora/ mi parla amichevolmente del resto del mondo/ e dei miei molteplici amori, così simpatici,/ così appropriati come argomento di conversazione.” (Sono una donna senza problemi)
Nata nel 1937 nel quartiere di Saavedra, alla periferia della capitale argentina, da una famiglia con una precisa identità politica di sinistra e con valori (come l’amore per la cultura, o una concezione della donna decisamente progressista per i tempi) che resteranno impressi per sempre nella sua coscienza, Juana Bignozzi compie la sua formazione negli anni che vedono la nascita e l’ascesa del primo peronismo, ed entra poco più che ventenne nel gruppo “El pan duro”, che propugna una poesia militante. Vi conosce tra gli altri Juan Gelman, Héctor Negro, Juan Carlos Portantiero.
È l’unica donna presente nel gruppo. Nel 1960 pubblica la sua prima raccolta di poesie, Los límites, seguita da Tierra de nadie (1962) e da Mujer de cierto orden (1967); è già evidente in queste prime prove il lavorìo sulla lingua, Juana Bignozzi, Come per altri membri di “El pan duro”, anche per Juana all’inizio degli anni ’60 si produce un allontanamento dal partito comunista. S’iscrive all’Università, ma non termina gli studi.
Lavora, per periodi più o meno lunghi, come giornalista, assistente sociale, contabile. Nel 1970 sposa Hugo Mariani, e nel 1974 la coppia lascia l’Argentina per l’Europa. Vivranno a Barcellona per un trentennio. Non si tratta di un esilio imposto, bensì di un allontanamento volontario (ma quanto doloroso!) dettato soprattutto da ragioni ideologiche, alle quali ben presto si sommano quelle economiche, impedendo il rimpatrio della coppia. Juana si mantiene con quello che sarà il suo lavoro per tutta una vita: la traduttrice.
Tradurrà più di quattrocento libri, soprattutto di scrittori francesi: tra essi Marguerite Duras e Jean Marie Gustave Le Clézio.
LietoColle – http://www.lietocolle.com/shop/collane-collana-blu-altreterre/bignozzi-juana-per-un-fantasma-intimo-e-segreto/