10 Aprile 2016
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PRESERRE (CZ) – “L’EVOLUZIONE TECNOLOGICA IN CARDIOCHIRURGIA” IN UN CONVEGNO TARGATO LIONS CLUB CATANZARO
Appuntamento il 12 aprile nella sala convegni del Musmi
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 10 APRILE 2016 – “L’evoluzione tecnologica in cardiochirurgia, verso una invasività sempre minore”. E’ questo il tema del Convegno organizzato dal Lions Club “Catanzaro Host” per martedì 12 aprile, alle ore 17, presso la Sala Convegni del “Musmi”, al Parco della Biodiversità di Catanzaro.
Da quel 1967, anno in cui Barnard eseguì il primo trapianto di cuore, idea quasi fantascientifica per l’epoca, ai giorni nostri, caratterizzati da tecniche mininvasive con le quali è possibile eseguire interventi, anche complessi, attraverso una piccola incisione sul costato senza aprire lo sterno.
La strada per arrivare fin qui è stata lunga e tutto lascia immaginare che sia tutt’altro che conclusa.
Il Convegno promosso dal Lions Club Catanzaro Host presieduto da Piero Amato mira per questo a fare il punto sull’evoluzione tecnologica in cardiochirurgia, puntando lo sguardo sul sempre maggiore ridimensionamento dell’invasività delle metodologie, traducibile in una sempre maggiore riduzione dei tempi di pieno recupero fisico per il paziente.
L’evoluzione tecnologica sarà affrontata sia negli aspetti cardiologici, esaminati dal Dr. Bindo Missiroli, Direttore dell’Emodinamica dell’Ospedale “S.Anna”, sia in quelli Cardochirurgici, affidati al Dr. Daniele Maselli, Direttore della Cardiochirurgia dello stesso presidio ospedaliero.
Un excursus completo, dunque, che toccherà le tappe più salienti che hanno caratterizzato la nascita della cardiochirurgia interventistica.
Il tutto fino ad approdare alla più moderna filosofia nel trattamento delle malattie cardiovascolari, cioè il lavoro di squadra nel quale il paziente viene studiato e trattato attraverso il confronto costante e sinergico fra i diversi profili medici: cardiochirurgico, cardiologico, interventista , cardiologo ecografista e anestesista. Un metodo di lavoro che ha sostituito la centralità della singola competenza specialistica con quella multidisciplinare, a tutto vantaggio del paziente.