PRESERRE (CZ) – “POESIE DA AFFRANCARE”, AL VIA LA NUOVA COLLANA DI LIETOCOLLE
"la città visibile": copertina
Inaugurano il nuovo percorso i poeti Pietro Berra e Francesco Osti con “trenta cartoline simboliche” dell’Italia
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 3 FEBBRAIO 2016 – A inaugurare questo nuovo ed originale percorso di LietoColle , legato alla nuova collana “Poesie da affrancare” sono due poeti nati negli Settanta, Pietro Berra e Francesco Osti, che rileggono il cambiamento dell’Italia attraverso 30 cartoline simboliche, cui si sono ispirati per scrivere altrettante poesie.
Osti (in foto a fianco) ha scelto il periodo del boom economico: l’epoca dell’emigrazione dal Sud al Nord e di palazzoni, che oggi non rispondono più al gusto estetico medio, mentre allora venivano riportati sulle cartoline come segno di progresso. Il poeta si è lasciato suggestionare da queste immagini e le ha passate attraverso la lente della sua esperienza e sensibilità.
Berra (in foto a sinistra) ha optato per un periodo più ampio, dalla Belle Époque agli anni Ottanta del Novecento, circoscritto a un microcosmo, Brunate, villaggio di contadini trasformato in piccola Ville Lumière con il sudore degli operai (effigiati sulle cartoline, come quelli che costruivano i grattacieli in America) fino a quando è tramontata la Festa del narciso e “i narcisi sono tornati uomini”. Le pagine del libro si possono staccare e spedire: così il lettore diventa parte della performance poetica.”
C’è da aggiungere che la collana che accoglierà sempre due poeti alla volta per la creazione di un libro-cartolina legato sempre all’immagine e alla poesia. Le cartoline, volendo, possono essere staccate, affrancate e spedite.
La poetessa umbra Anna Maria Farabbi, a propisito di questo libro, così scrive:
“Indico questa interessante opera editoriale che raccoglie la coniugazione tra vecchissime cartoline, ormai fuori commercio, e testi di Pietro Berra e Francesco Osti. In forma di libro artistico, i fogli sono costituiti proprio dalle stesse cartoline che ospitano le scritture, ciascuna delle quali può essere singolarmente estratta e spedita.
La prima parte è abitata dal paesaggio di Brunate tra fine ottocento e primi del novecento, affiancate ai testi di Pietro Berra. La seconda parte, invece, si apre con cartoline di varie città italiane, con prospettive urbanistiche dei primi anni sessanta. Complessivamente, si ha un vero e proprio affascinante itinerario di documentazione turistica del territorio.”
Anche lo scrittore calabrese Bonifacio Vincenzi ha avuto parole di apprezzamento:
“Nel mondo antico il cuore era l’organo della percezione e direttamente connesso, tramite i sensi, alle percezione delle cose. Ne La città visibile percezione, sensazione e immaginazione attraversano lo sguardo per legarsi alla parola. Quello che ne verrà fuori sarà tutto da scoprire dopo ogni personale lettura.”