PRESERRE (CZ) – POLITICHE, MANNO: «IO CANDIDATO? NO COMMENT … »
Grazioso Manno
Presidente consorzio bonifica è corteggiatissimo da tutti gli schieramenti in vista dell’appuntamento con le urne del prossimo 4 marzo
di Franco POLITO
CATANZARO – 5 GENNAIO 2018 – Tutti lo vogliono, tutti lo cercano.
Lui però, con la sua riconosciuta galanteria, almeno sino ad ora ha risposto con un deciso, ma garbato, «Sono lugingato, ma no comment».
Grazioso Manno, presidente del consorzio di bonifica “Ionio Catanzarese”, è al centro delle attenzioni delle forze politiche in vista delle imminenti elezioni del 4 marzo.
Centro, destra, sinistra, centro destra e centro sinistra gli stanno facendo una corte spietata per ottenere l’assenso a una sua eventuale candidatura. La risposta sinora è stata molto diplomatica, “ballante” tra il consenso e il diniego, per certi versi ermetica e inesplicabile.
Da una vita uomo delle istituzioni, per anni presidente dell’Urbi Calabria e dirigente regionale della Coldiretti, democristiano per vocazione e convinzione, il “sì” o il “no” dipenderanno da molti fattori.
Non fosse altro perché al centro dei suoi pensieri c’è la battaglia di civiltà che da anni sta conducendo per la realizzazione della Diga sul Fiume Melito, la storica incompiuta in Provincia di Catanzaro che avrebbe dovuto dare acqua a mezza Calabria e posti di lavoro a un migliaio di persone.
L’argomento è stuzzicante. «Tutto a posto?» gli chiediamo.
«Tutto ok – ci risponde -. Talmente ok che mi fanno proposte di candidature in Parlamento da tutte le parti».
Toccagli l’invaso di Gimigliano e Manno va giù a cascata. «La Diga – aggiunge – ha tutte le caratteristiche previste dall’articolo 49 della Legge di Stabilità, recentemente approvata dal Parlamento. E cioè: essere in stato di progettazione e noi abbiamo presentato il progetto preliminare il 15 luglio 2016; avere la concessione d’acqua e il consorzio è tra i pochi ad averla sin dal 200; essere iscritti nella Banca dati della pubblica amministrazione e noi lo siamo».
E ancora «avere avuto il parere della Conferenza Stato – Regioni: il 27 luglio scorso, infatti, su convocazione del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, nel corso della Conferenza, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha sostenuto la necessità, per la Calabria, che la Diga venga finanziata con il Piano Invasi.
A questo punto il Ministro Graziano Delrio deve emanare il Decreto per finanziare unicamente il progetto definitivo e cantierabile per un importo di 14 milioni di euro e di 4, 5 per le indagini».
Soldi che “chiamano” altri soldi. «Il finanziamento complessivo della struttura di 550 milioni – spiega ancora Manno . avverrà con il cosiddetto “Piano Junker”, idea da noi suggerita a più riprese. L’opera sarebbe finanziata dalla Comunità Europea per il 75% a fondo perduto, per un costo pari a 412 milioni e 500 mila euro.
Il restante 25%, corrispondente a 137 milioni e 500 mila euro, che il consorzio restituirebbe in 30 anni con rate annuali da 4 milioni e 600 mila euro, sarebbe anticipato dalla Banca Investimenti Europei il cui finanziamento presuppone una convenzione tra consorzio e Regione Calabria sulla quale non graverebbe nessun costo».
Sulla possibile candidatura, invece, inutile insistere. La risposta, garbata e misteriosa, è: « Sono lusingato, ma no comment».