31 Gennaio 2018
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PRESERRE (CZ) – PREMIATI I “COMUNI RICICLONI” CALABRESI
Cosenza la provincia più virtuosa con 31 comuni ricicloni. La Calabria registra un trend in crescita, ma raggiunge poco meno del 30%
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 31 GENNAIO 2018 – Nella top ten dei Comuni Ricicloni della Calabria, anche quest’anno Casole Bruzio si classifica al primo posto con il 91,8% di raccolta differenziata (RD).
Sono stati snocciolati oggi i dati della terza edizione del Dossier realizzato da Legambiente Calabria con il patrocinio della Regione Calabria, all’interno della Cittadella regionale. Per dare all’iniziativa un contesto di confronto e di discussione più ampio, Legambiente Calabria ha organizzato anche il primo Ecoforum calabrese dedicato all’economia circolare dei rifiuti.
La terza edizione di Comuni ricicloni è stata strutturata sulla base dei dati del 2016 forniti, con netto anticipo e con completezza di informazioni, dal Catasto Rifiuti dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). “Riteniamo – ha specificato il presidente di Legambiente Calabria Francesco Falcone – che questo elemento debba far riflettere la Regione Calabria e la stessa ARPACAL sul suo funzionamento, sul ruolo che esplica e che potrebbe maggiormente svolgere”.
Proseguendo nella classifica dei dieci comuni ricicloni troviamo, sempre in provincia di Cosenza, San Giorgio Albanese, San Benedetto Ullano, San Vincenzo La Costa, Pietrafitta, Carolei, Civita e San Pietro in Guarano ed infine Mongiana in provincia di Vibo Valentia.
I Primi 8 Comuni sono anche “Comuni rifiuti free”, ovvero le amministrazioni che, oltre ad aver superato il 65% di differenziata finalizzata al riciclaggio, hanno contenuto anche la produzione pro-capite di secco residuo al di sotto dei 75 Kg/anno/abitante.
I Comuni rifiuti free calabresi di questa edizione sono 14 di cui ben 12 nella provincia di Cosenza (Scigliano, Casole Bruzio, San Giorgio Albanese, San Benedetto Ullano, San Vincenzo La Costa, Trenta, Pietrafitta, Carolei, Civita, Serra Pedace, Morano Calabro, Mongrassano) e 2 in quella di Catanzaro (Cardinale e Amato).
Menzioni speciali sono state consegnate dal Conai, Consorzio nazionale Imballaggi, al comune di Catanzaro come migliore “Start Up”; al comune diCosenza come “Best Practice” e al comune di Villapiana come “Teniamoli d’Occhio”.
Anche se ancora troppo pochi rispetto agli obiettivi, tra i comuni virtuosi vi sono anche alcuni che ricadono nei parchi come Civita con il 78,9% di RD, Morano Calabro con il 71% e Tortora con il 72% (Parco nazionale del Pollino), Casali del Manco (di cui fanno parte Casole Bruzio con il 91,8%, Trenta con l’82,1%, Pedace con il 71%) e Albi 65% (Parco nazionale della Sila) e Delianuova 72% (Parco nazionale dell’Aspromonte).
Cosenza, come ogni anno, si conferma la provincia più virtuosa con ben 31 comuni ricicloni, un dato che triplica il risultato della passata edizione e che porta al raggiungimento del 42,7% di RD.
Presenti anche 7 comuni del catanzarese con il 38,8% (22,2% nel 2015) e 3 comuni sia per la provincia di Reggio Calabria, che raggiunge il 24,9% (11,5% nel 2015), che per la provincia di Vibo Valentia con il 23,9% (18,5% nel 2015). In coda la provincia di Crotone con il 18,2% (11,9% nel 2015).
Rispetto allo scorso anno i comuni che hanno superato il 65% di RD in Calabria sono più che raddoppiati: sono passati da 20 a 47 su 409 comuni esistenti. Si tratta di Comuni presenti in tutte le province, fatta eccezione per la provincia di Crotone che non ha nessun Comune degno di segnalazione e molto lontani dal raggiungimento del 65% di RD.
Tra i piccoli comuni, con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti troviamo ben 37 Comuni Ricicloni, e altri 59 che si attestano intorno al 50%. I dati dimostrano che i piccoli comuni calabresi sono quelli più virtuosi.
Alla luce di questi importanti risultati, è necessario spingere le politiche di gestione dei rifiuti a scoraggiare il ricorso alle discariche, favorendo la raccolta differenziata porta a porta con un sistema impiantistico a supporto e con impianti di prossimità per la gestione anaerobica del rifiuto organico.
Da parte loro anche i Sindaci sono chiamati a farsi carico delle proprie responsabilità avviando gli ATO e definendo le ARO, così non sarà più consentito a nessuno di latitare e far finta di nulla.
Il sistema dei rifiuti va governato in una logica di ambito e di sistema virtuoso dalla gestione all’impiantistica. Legambiente Calabria auspica il sostegno per la realizzazione di impianti e macchine di prossimità per i Comuni fino a 10 mila abitanti per la gestione anaerobica dell’umido per produrre biogas ed essere utilizzato come ammendante in agricoltura.
La virtuosità va incoraggiata e sostenuta e chi resta fermo al palo, va penalizzato!! Ecco perché è illogico aumentare la tariffa base dallo scaglione di percentuale di raccolta differenziata a € 185,00/t, tariffa base anche quando il costo medio è di € 170,00/t.
Risulta difficile comprendere come la Giunta possa definire “le discariche zero” un obiettivo quando poi, per avere le disponibilità di Comuni ad ospitare discariche, si prevede l’aumento delle royalty in aree di pregio naturalistico: se sono aree di pregio naturalistico non devono essere luoghi in cui realizzare e/o ampliare discariche come quella di Celico e di Scala Coeli.
Se poi le royalty vengono estese anche ai comuni limitrofi allora non riteniamo giusto che a pagare siano i cittadini per compiacere territori sede di discarica.
“La sfida oggi va oltre la raccolta differenziata – ha dichiarato Falcone – dobbiamo avere la capacità di investire nella green economy, nell’economia circolare.
Riuso, riciclo e recupero sono le azioni intorno alle quali costruire un nuovo modello di sostenibilità, di innovazione e di competitività, in uno scenario in cui anche i rifiuti si trasformano da problema in risorsa ed in Calabria lo possiamo fare come già avviene con le 5 esperienze che raccontiamo in questo dossier: Ecoplan, Fattoria della Piana, Felici da Matti, Zarapoti Soc. Coop. Sociale e la Veleria Max”.
“Vogliamo contribuire a costruire una regione – ha detto ancora Falcone – in cui non si deve avere paura, ma in cui si sostiene e si difende la democrazia per non far vincere la ‘ndrangheta e le ecomafie ed impedire loro di avvelenare ancora la nostra terra. La nostra vuole essere l’ambizione, e non l’illusione, di far compiere un salto di qualità: #rigeneriAMOlaCALABRIA”
Anche Laura Brambilla, responsabile nazionale Comuni Ricicloni, ha evidenziato che “l’aumento dei comuni Ricicloni e la presenza di Comuni Rifiuti Free in Calabria siano un dato positivo”, tuttavia non nasconde la sua “preoccupazione per la restante parte dei Comuni calabresi, alcuni dei quali ancora a livelli di raccolta differenziata inaccettabili!”.
L’Ecoforum, introdotto dal presidente di Legambiente Calabria Francesco Falcone, ha visto la presenza dell’Assessore all’ambiente della Regione, Antonella Rizzo: “La cooperazione tra Regione e Comuni sta funzionando”.
“Il costante aumento in Calabria della raccolta differenziata che ha fatto registrare un balzo in avanti di ben 8 punti percentuali, passando dal 25% del 2015 al 33,2%, secondo il Rapporto Annuale Rifiuti Urbani 2017 dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), dimostra che la nostra regione è ben salda su un percorso corretto che ci incoraggia a tendere verso il raggiungimento della percentuale del 65% di raccolta differenziata e del 50% di recupero e riciclaggio, con la conseguente creazione di attività produttive e soprattutto nuovi posti di lavoro”. A seguire, i saluti di Antonio Nicoletti, segreteria nazionale.
Nel corso della prima sessione “Idee, proposte e progetti per la gestione virtuosa dei rifiuti”, moderata dalla responsabile della comunicazione di Legambiente Calabria, la giornalista Daniela Amatruda, sono intervenuti: Orsola Reillo, Direttore Generale Dipartimento Ambiente su “Lo stato della gestione rifiuti in Calabria, azioni e misure future”; Fabio Costarella, Conai su “La gestione dei rifiuti da imballaggio in Calabria. Lo stato dell’arte e le opportunità per i comuni”; Clemente Migliorino, Arpacal su “Il ruolo di Arpacal ed il Report sui rifiuti Regione Calabria; Pasquale Lepore, Achab Group su “Il progetto dei servizi di igiene ambientale alla luce del D.lgs.50/2016”; Rosarino Intrieri, responsabile settore ambiente della Provincia di Cosenza su “La provincia più virtuosa della Calabria: il ruolo della provincia e degli osservatori provinciali”;
Alla seconda sessione dell’Ecoforum “Le buone pratiche dell’economia circolare”, moderato dalla responsabile delle campagne di Legambiente Calabria, Caterina Cristofaro, che ha relazionato anche su “Le azioni positive di informazione e sensibilizzazione dei cittadini: Ricicla Estate”.
Hanno preso parte:Chiara Le Boffe, FISE Assoambiente, su “Economia Circolare – Cosa c’è da fare: opportunità ed interventi necessari”; Domenico Cristofaro su “Ecoplan e l’Economia Circolare in Calabria: storia di un’eccellenza imitata fuori regione”; Salvatore Iazzolino, già Sindaco di Casole Bruzio su “L’esempio virtuoso del comune più riciclone”; Maria Teresa Nesci, Coop. Felici da matti, su “Dal riciclo dell’olio il Bergolio: le esperienze delle donne che fanno impresa in Calabria”; Davide Callegaro, Riciclia su “Ecocompattatori Riciclia: un bonsai di economia circolare”; Carmelo Basile, Fattoria della Piana su “La valorizzazione degli scarti da allevamento e da agricoltura nel rispetto del lavoro e dei lavoratori”.
Nel corso dell’iniziativa sono state esposte le opere di Maria Rosaria Valenti realizzati con il riuso di materiali spiaggiati. L’iniziativa ha avuto il patrocinio gratuito dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci) della Calabria. Tra i partners: Conai, Achab Group, Dbm, Eurosintex e Riciclia.