PRESERRE (CZ) – “#PROGETTO CHIARAVALLE”: «PARADOSSALE CHE IL SINDACO REAGISCA PER UN INVITO A CONVOCARE IL CONSIGLIO»
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I consiglieri di minoranza Pino Maida ed Emanuela Neri replicano al primo cittadino e tornano sul tema della Casa della salute e della sanità territoriale
di Fra. PO.
PRESERRE (CZ) – 20 LUGLIO 2016 – «Ha del paradossale che il sindaco Donato reagisca con l’attacco ad un invito di convocazione del consiglio comunale al fine di far confrontare, nel luogo di rappresentanza istituzionale massima di una città, i rappresentanti politici e i dirigenti Asp su un tema di così tanta importanza come la sanità».
Lo affermano in una nota i consiglieri di “#Progetto Chiaravalle”, coalizione di minoranza del consiglio comunale di Chiaravalle Centrale in quota Pd, Giuseppe Maida ed Emanuela Neri.
«L’ articolo citato nella replica del sindaco – affermano i due – ritenuto opportuno e necessario da una forza politica così importante come il Pd, non faceva che invitare al confronto su quanto sta accadendo nella sanità di questo comprensorio e soprattutto invitava a partecipare al confronto chi è deputato a prendere decisioni che hanno un impatto forte sulla collettività tutta, organi politici di tutti gli schieramenti e dirigenti Asp che ad oggi hanno in mano il potere di decidere sul futuro in termini di assistenza sanitaria di tutti noi. Accendendo i fari ancora una volta sul tema pensavamo di fare un’azione che rientra tra quelle doverose di chi rappresenta, perché democraticamente eletto, una fetta di cittadini. Forse però qualche motivo poco chiaro spinge il sindaco, probabilmente su consiglio di qualche suo addetto stampa, all’attacco immotivato invece che all’individuazione di una data che possa far confluire più voci possibili per la risoluzione del problema».
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Pino Maida
«Non avremmo voluto scendere nel dettaglio – dicono ancora Maida e Neri -, il nostro obbiettivo era quello di guardare avanti e pensare al futuro ma a questo punto dopo gli attacchi inutili e infondati dobbiamo per forza fare dei passaggi doverosi. Vorremmo infatti ricordare al nostro sindaco e a tutta la sua maggioranza che a peccare di vuoti di memoria non siamo certo noi e i passaggi fondamentali vorremmo, al fine di ristabilire la realtà, elencarli: i candidati della lista ripensiamo Chiaravalle in più occasioni, prima e durante la campagna elettorale, accompagnati dal loro 13° candidato e dal consigliere regionale Ubaldo Esposito Vice Presidente della commissione sanità, hanno proclamato il loro impegno sul progetto casa della salute, sulla fattibilità del progetto, sul potenziamento in essere di alcuni servizi, facendo credere ai cittadini che il progetto casa della salute era già in corso. Chi invece parlava di un contenitore vuoto e di una casa della salute rappresentata dalla sola insegna era il pd chiaravallese».
«Da non dimenticare poi – aggiungono – che componenti oggi di questa maggioranza e ieri dell’amministrazione Tino, sempre con registrazioni all’emittente televisiva, hanno più volte affermato che nel giro di poco a Chiaravalle sarebbero arrivati 8 ML di euro sempre per la casa della salute; è sotto gli occhi di tutti il forte scontro del pd regionale con il commissario Scusa per le scelte adottate sulla riorganizzazione sanitaria in Calabria così come le dure ammonizioni del nostro presidente al commissario e le richieste più volte indirizzate verso la possibilità di ridare la gestione di questo importante settore, che pesa per l’80% sul bilancio regionale, agli organi politici democraticamente eletti. Purtroppo oggi paghiamo il pegno di un piano di rientro, non voluto certo da una giunta di centrosinistra ma dall’ex governatore Scopelliti, che pur di far cassa ha più e più volte chiuso ospedali e tagliato servizi. E su questi temi caro Sindaco c’è un circolo con i suoi dirigenti che continuamente hanno manifestato il loro forte no sulla stampa e con tutti i mezzi di comunicazione. Ma ci verrebbe spontaneo dire che quando tutto ciò succedeva il sindaco e i componenti dell’attuale maggioranza non si curavano di ciò che accadeva, anche perché politicamente poco attivi all’epoca, visto che a quanto sembra l’attività politica si fa a ridosso delle elezioni quando ci sono poltrone da occupare. Peccato però che un circolo serio come quello del PD di Chiaravalle è stato ed è sul territorio ad occuparsi dei problemi dei cittadini 365 giorni all’anno quando si vince ma soprattutto quando si perde».
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Emanuela Neri