PRESERRE (CZ) – Quel “ponte d’amore” che unisce Calabria e Basilicata
Lo scorso 25 febbraio il parroco di Stalettì, don Roberto Corapi, e il vescovo emerito Antonio Cantisani sono stati a Lauria in occasione dei festeggiamenti del Beato Domenico Lentini
Articolo e foto di Gianni Romano (Il Quotidiano del Sud)
PRESERRE (CZ) -20 MARZO 2015 – Si è costruito un vero “ponte d’amore” tra due regioni, Calabria e Basilicata, a costruirlo è la figura del Beato Domenico Lentini di Lauria in provincia di Potenza, sacerdote esemplare, secondo il cuore di Dio.
A rafforzare questa unione con la Basilicata è l’arcivescovo emerito della Diocesi di Catanzaro – Squillace monsignor Antonio Cantisani nativo di Lauria, dove ha pubblicato molto sulla vita e le prediche del Beato Lentini. Ora invece, sulla scia di monsignor Cantisani ad unire questo ponte tra due regioni è il giovane parroco di Stalettì, don Roberto Corapi anche lui studioso del Lentini avendo pubblicato un libro sul Lentini Evangelizzatore, con una tesi tre anni fa, discussa alla Pontificia Università Lateranense di Roma, conseguendo il Dottorato in Sacra Teologia Pastorale.
Ed è cosi che ogni anno, il 25 Febbraio data della morte del Lentini, don Roberto Corapi e monsignor Cantisani, dalla Calabria si spostano nella Basilicata, precisamente a Lauria, dove ad accoglierli sono i Sacerdoti della Diocesi di Tursi – Lagonegro insieme al loro pastore Mons. Francesc’antonio Nolè.
Subito dopo nella Chiesa di San Nicola di Bari, dove vengono custodite le reliquie del Beato, la solenne Celebrazione Eucaristica diventa il culmine e la fonte, con una chiesa gremita di tanti fedeli, insieme a tante autorità, i massimi vertici civili militari e religiosi, tra i tanti sindaci del Comprensorio, il sindaco di Lauria Gaetano Giacomo Mitidieri, e il Presidente della Basilicata on. Marcello Pittella.
Il Vescovo Nolè nella sua omelia ha parlato dell’attualità del messaggio del Lentini ancora oggi più che mai diventa esempio di santità per tutti noi chiese, popolo di Dio. Soffermandosi su una delle omelie del Lentini, il vescovo Nolè ha ribadito come è necessaria la conversione per ogni uomo, come ritorno a Dio. Dio aspetta tutti, perché tutti abbiamo bisogno di conversione.
Alla fine della celebrazione Mons. Nolè ha rivolto parole di ringraziamento verso Mons. Cantisani sempre presente nella sua Lauria, e poi verso don Roberto Corapi, che oggi rappresenta in mezzo a noi il Clero Calabrese, ricordando ai tanti presenti, il suo amore per il Beato Lentini, il suo appassionato studio, e la sua pubblicazione molto bella e ricca di significato teologico e pratico.
Si rafforzi cosi, il ponte d’amore tra due terre , Calabria e Basilicata , terre feconde, in modo particolare terre , dove il buon Dio ancora oggi chiama alla santità tutti e alla conversione del cuore, perché terre benedette da Dio.