11 Ottobre 2016
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PRESERRE (CZ) – REFERENDUM, NEL BASSO IONIO CATANZARESE E NELLE PRESERRE NASCE COMITATO PER IL NO
“Votiamo No per contare di più! E’ una questione di democrazia. La nostra Costituzione va applicata e non stravolta e cambiata!”
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 11 OTTOBRE 2016 – Si è costituito anche nel Basso Ionio Catanzarese e nelle Preserre un Comitato Per il No in vista del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Il Comitato, nato grazie al lavoro svolto dal già operativo Coordinamento del Basso Ionio, ha programmato una serie di assemblee territoriali ed iniziative che si realizzeranno nelle prossime settimane nel comprensorio.
Il Comitato aderisce e sostiene le iniziative dell’Anpi Soverato-Catanzaro (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) e parteciperà dunque al banchetto informativo che la stessa Anpi organizzerà a Soverato domenica 16 ottobre sul Lungomare Europa a partire dalle 17. Già in questa occasione (oppure anche tramite e-mail o contatto facebook) cittadini, movimenti ed associazioni potranno aderire al Comitato Basso Ionio e Preserre per il No al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.
Il Comitato locale ha deciso di aderire fin da subito al manifesto del Coordinamento Democrazia Costituzionale, presieduto da importanti costituzionalisti italiani (fra gli altri Gustavo Zagrebelsky, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Massimo Villone, Nadia Urbinati, Pancho Pardi, Giovanni Russo Spena) e supportato da numerose associazioni nazionali attive nella società civile, da personalità della cultura e da esponenti politici e sindacali.
Nel nostro Paese, infatti, sono in cantiere profonde modifiche dell’assetto politico-istituzionale, perseguite dall’attuale governo attraverso una vasta revisione della Costituzione ed una nuova legge elettorale destinate, purtroppo, ad incidere negativamente sulla qualità della democrazia e sui diritti dei cittadini. Ciò avviene ridimensionando la centralità del suffragio diretto e del Parlamento, quale istituzione rappresentativa della sovranità popolare, alterando le garanzie del bilanciamento dei poteri e realizzando una inusitata concentrazione di poteri nelle mani dell’Esecutivo espresso da un unico partito e in particolare esaltando il ruolo dominante del Presidente del Consiglio, nel quadro di un generale soffocamento delle autonomie regionali e locali. Inoltre è quanto meno paradossale che la Costituzione sia riscritta da un Parlamento eletto con una legge dichiarata incostituzionale, senza sentire l’esigenza, almeno, di un largo e democratico confronto preventivo.
Al netto del “nuovismo” d’invenzione renziana, questa riforma non solo è espressione delle più retrive posizioni conservatrici, ma è anche (volutamente) scritta in maniera approssimativa e confusionaria. D’altronde, essa rappresenta l’ultimo di un’infinita serie di attacchi sferrati dalle elites neoliberiste internazionali contro la libertà politica del nostro paese. Le radici di questo attacco vengono da molto lontano ed ecco perché questo referendum non deve essere solo la statica difesa della costituzione, ma la lotta per l’applicazione dei suoi valori e ideali fondativi nella maniera più progressista possibile per unire le forze sociali e abbattere il sistema anti-sociale e anti-umano che sta uccidendo il nostro Paese e il nostro Pianeta. Per questo per vincere c’è bisogno di un NO che sia sociale e inclusivo, che racchiuda tutte le lotte, che sappia proporsi come alternativa reale!
Facebook: Comitato per il NO – Basso Ionio CZ e Preserre