PRESERRE (CZ) – SCOLARESCA IN VISITA AL PARCO NAZIONALE DELLA SILA
Giornata al Centro “Antonio Garcea” coniugando educazione alla legalità e all’ambiente con i carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 14 OTTOBRE 2017 – Il Comando Provinciale Carabinieri di Catanzaro e il Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro, tra le tante iniziative finalizzate al progetto per la “Cultura della Legalità”, nella mattinata di giovedì 12 ottobre ha organizzato una visita presso il Centro Visita Loc. Monaco “Antonio Garcea” di Villaggio Mancuso, frazione di Taverna (CZ).
Circa quaranta i ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Casalinuovo”, provenienti da Catanzaro, accompagnati dai docenti, a bordo di due pullman dell’Arma dei Carabinieri, si sono recati presso uno dei Centri più belli e significativi del Parco Nazionale della Sila.
Ad accogliere la scolaresca sono stati il Col. Cucci, Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro, il Cap. Zangla, Comandante della Compagnia Carabinieri di Soveria Mannelli (CZ) e il Mar. Magg. Gigliotti, Comandante della Stazione Carabinieri di Villaggio Mancuso, oltre ai Carabinieri Forestali e agli educatori ambientali del Centro.
Dapprima, alla scolaresca è stata fatta una breve descrizione del Parco, successivamente la stessa è stata accompagnata lungo il percorso didattico in cui i ragazzi hanno potuto osservare il centro di ambientamento dei cervi, daini e caprioli, un laghetto montano, il giardino delle piante medicinali e officinali, il sentiero geologico ed il villaggio rurale dell’antica Sila.
Il gruppo si è poi suddiviso per le visite dei musei “L’uomo e le foreste” e “Le foreste della Sila”, del vivaio “Laboratorio vivaistico” e l’”Aula di educazione ambientale”, per lo svolgimento di attività di laboratorio sensoriale (tana della volpe, riconoscimento degli animali e delle essenze arboree), vivaistico (la nascita di un albero) e naturalistico (riconoscimento delle specie vegetali).
La lezione, tenuta direttamente nel bosco lungo il “sentiero didattico”, strutturata in maniera interattiva, ha stimolato negli studenti tante curiosità, alle quali i Carabinieri hanno dato risposte esaurienti e mirate. Sono state tantissime le foto che gli alunni e i docenti hanno scattato, poi sicuramente oggetto di discussione in classe.
L’iniziativa intrapresa, rientra nell’ambito del progetto di Educazione alla Legalità, alla cui realizzazione sta offrendo un valido contributo l’Arma dei Carabinieri. Il progetto affronta una delle priorità educative strategiche non solo per la Scuola, ma anche per l’Arma, Istituzioni finalizzate al benessere di studenti che attraversano la fase adolescenziale e giovanile.
La partecipazione attiva di figure istituzionali di riferimento, in quanto interlocutori privilegiati, consente di elevare l’efficacia degli interventi educativi e formativi.
L’obiettivo finale è sicuramente quello di formare una coscienza sociale, promuovere la cultura della legalità e della sostenibilità ambientale a favore delle nuove generazioni, andando a gravitare preferenzialmente e soprattutto verso realtà scolastiche ubicate in contesti caratterizzati da marginalità sociale e più esposte al degrado, quali quelli delle periferie della città.
Mettendo insieme, quindi “Educazione alla Legalità” ed “Educazione all’Ambiente”, l’Arma dei Carabinieri vuole riuscire a creare una nuova consapevolezza, nelle studentesse e negli studenti, capace di favorire il loro coinvolgimento attivo nel dialogo educativo che mira al conseguimento di competenze di cittadinanza, legate al rispetto delle regole ed alla loro importanza per la società civile e per il benessere di ciascuno.
In particolare l’obiettivo della visita è stato quello di ridare ai ragazzi tutti gli strumenti per salvaguardare il territorio in cui vivono al fine di costruire un cittadino che abbia con la natura un nuovo approccio.
Seguiranno sicuramente altri incontri in grado di offrire spunti di riflessione per ciascun studente per riflettere sull’impegno, la responsabilità e l’attenzione che ogni cittadino deve avere nei confronti di problematiche che potrebbero mettere in crisi il loro sviluppo psico-fisico e l’equilibrio sociale e civico dell’intera comunità di appartenenza.
Tutto ciò non riguarda soltanto la realizzazione di un progetto educativo, ma costituisce l’avvio di un percorso che conduce i nostri ragazzi verso una piena consapevolezza dei propri diritti ma soprattutto dei loro doveri di cittadini europei che avranno il compito di contribuire al benessere fisico e culturale, nonché allo sviluppo socio-economico della società.