2 Maggio 2016
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PRESERRE (CZ) – TRASVERSALE, MOVIMENTO “0967”: «NOI PARTE POPOLAZIONE CHE NON SI ARRENDE»
Un tratto della Trasversale
«Stiamo lanciando segnale che in entroterra Catanzarese qualcosa sta cambiando»
di Gia. RO.
PRESERRE (CZ) – 2 MAGGIO 2016 – Il movimento territoriale 0967 «Esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per quanto fino a questo momento si sta facendo per l’apertura del tratto Gagliato/Argusto della Trasversale delle Serre, ma non possiamo non sottolineare quanto ancora si dovrà e si potrà fare affinchè questa strada di un’importanza unica possa finalmente essere completata».
Lo affermano in una nota i componenti del movimento territoriale “0967” Antonio Baldassarre Sinopoli, Ivan Posca, Baldassarre Arena, Franco Renda, Emanuele Amoruso, Luca Procopio, Stefano Sanzo e Saverio Gualtieri.
«Partendo dal presupposto che i conti si fanno sempre “con l’oste” – aggiungono – ci si può tranquillamente soffermare sulle dichiarazione del Ministro Del Rio il quale, a novembre 2015, ufficializzava le cifre messe a disposizione del governo Renzi per la viabilità calabrese: 358 milioni di euro per il completamento della Trasversale delle Serre e circa 1 miliardo e mezzo di euro per la SS106. Cifre da capogiro che, se utilizzate in maniera corretta e cristallina, senza dover ricevere alcuna segnalazione dall’anticorruzione, potrebbero dare la svolta definitiva ad un territorio che vede nel completamento della viabilità “ordinaria” che da oltre 50 anni si sta cercando di dare quello “sviluppo avviato” che fino a questo momento lo si ricorda solamente per uno spot elettorale. Nessuno pretende che ci siano bacchette magiche e tutti abbiamo la consapevolezza che non è certo un movimento territoriale o un comitato a mettere la parola fine a questa “barzelletta d’Italia” dell’incompiuta trasversale, ma sicuramente sia il comitato sia il movimento sono la testimonianza che c’è una parte di popolazione che non si arrende mai. Da questo segnale conviene partire e a questo segnale conviene che qualcuno guardi con lo sguardo attento di chi deve necessariamente capire che qualcosa nell’entroterra catanzarese sta cambiando».
«Il messaggio a tutti è chiaro – sottolineano ancora – serve rispetto e pretendiamo rispetto. A qualsiasi livello politico e istituzionale. Ognuno di noi è consapevole del fatto che bisogna collaborare con politica e istituzioni affinchè si possa realizzare il tutto, dal completamento della trasversale alla messa in sicurezza della SS106 specialmente nel tratto “Copanello-Soverato”. Ognuno di noi ha la stessa consapevolezza che esistono quelle figure istituzionali, che oltre a vantare la scorta, l’autista e l’auto blu devono dare risposte concrete per il ruolo che ricoprono: in Calabria vantiamo il sottosegretario alle infrastrutture On.le Tonino Gentile, un personaggio politico che ha un peso non indifferente sia sua scala regionale che su scala nazionale, un personaggio politico che ha dimostrato negli anni, a detta dei suoi più stretti collaboratori, di riuscire a mantenere gli impegni presi. Il nostro appello non può che investire proprio lui: da sottosegretario deve e può spiegarci questi benedetti soldi (368 milioni d’euro per la Trasversale e circa 1 miliardo e mezzo di euro per la SS106) come verranno impegnati, spesi e suddivisi. Ognuno di noi ha la consapevolezza che bisogna investire il Governatore Mario Oliverio, che di fatto ha già dimostrato quanto ci tiene alla Trasversale avendo diverse volte sollecitato ai dirigenti Anas di mantenere gli impegni presi, ma bisogna “dare a Cesare quello che è di Cesare”: esiste un sottosegretario (forse qualcuno ancora non ha capito del ruolo delicato che ricopre un “sottosegretario di governo”) al quale bisogna fare delle richieste ed il quale deve dare delle risposte.
«E con la stessa consapevolezza – concludono – siamo certi che se si dovesse “investire” il sottosegretario Gentile a nome di tutto il territorio, magari chiedendo al consigliere regionale in quota Ncd Baldo Esposito (visto che il Gentile è anche coordinatore regionale del movimento di Angelino Alfano) di fare da “mediatore” il tanto “sviluppo è avviato” oltre a rimanere uno slogan piuttosto che trapassato potrebbe davvero ritornare a dare luce ad un territorio, forse, troppo dimenticato non solo da politici ma soprattutto dalle istituzioni».