PRESERRE (CZ) – UN “BORGO DELLA SALUTE” CHIAMATO TORRE DI RUGGIERO
Ingresso nella “rete internazionale dei borghi” nel corso di un’iniziativa pubblica. L’incarico di referenti del progetto assegnato ad Agnese Barbieri e Cosimo Schiavone
di REDAZIONE
TORRE DI RUGGIERO (CZ) – 27 NOVEMBRE 2017 – Torre di Ruggiero entra a fare parte della rete internazionale dei “Borghi della Salute”.
Un ingresso sancito ufficialmente nel corso di una partecipata iniziativa pubblica che si è svolta presso la sala consiliare comunale. Ad assegnare il titolo, conferito direttamente nelle mani del sindaco, Mario Barbieri, con la firma di un apposito protocollo d’intesa, erano presenti il presidente nazionale dei “Borghi”, prof. Marco Tagliaferri, e il segretario generale, dott. Pino Pipicelli.
La relazione introduttiva è stata invece, sviluppata dal dott. Raffaele Mancini, responsabile delle unità di Diabetologia del territorio Asp di Catanzaro (Lamezia Terme, Catanzaro e Soverato). Nei vari interventi, moderati dal giornalista Francesco Pungitore, è stata sottolineata l’importanza del “Patto per la salute” sottoscritto nell’occasione.
I “Borghi della Salute” intendono essere luoghi in cui si realizzano azioni orientate a tutelare la salute, promuovere il ben-essere, migliorare la qualità della vita. La comunità aderente, in pratica, si impegna a generare azioni concrete, progetti realizzabili e finalizzati a raggiungere tutti i traguardi prestabiliti.
Obiettivi che si raggiungono attraverso la convergenza di una pluralità di valori: la giusta alimentazione, la corretta attività di movimento, un ambiente sano. Il tutto all’interno di una visione olistica che rispecchia la globalità della persona umana in tutti i suoi aspetti.
Nella grande rete dei “Borghi della Salute”, pertanto, si entra con l’ambizione di creare un preciso marchio di specificità, finalizzato a rianimare quelle comunità nei quali i valori della salute e della qualità della vita occupano un ruolo di primo piano per il presente e per il futuro.
Valori che devono essere anche eticamente fondati, cioè orientati al bene complessivo delle persone, nella certezza che scelte errate (alimentari, sociali) creano danni.
Non ultimo, la prospettiva è anche quella di una rinascita economica e occupazionale del territorio, basata sulla valorizzazione delle tipicità locali, dei marchi dop, doc e deco, e degli itinerari turistici, naturalistici e storici, perduti o dimenticati.
L’incarico di referenti locali del progetto è stato assegnato ad Agnese Barbieri e Cosimo Schiavone.