21 Dicembre 2016
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PRESERRE (CZ) – UNIONE COMUNI “SIMERYS”, NASCE COMITATO PROMOTORE
Sarà formata da Sellia, Magisano, Soveria Simeri e Simeri Crichi
di REDAZIONE
CATANZARO – 21 DICEMBRE 2016 – Nasce l’Unione dei Comuni “Simerys”.
I Comuni di Sellia, Magisano, Soveria Simeri e Simeri Crichi hanno costituito un comitato promotore per addivenire in tempi rapidi alla costituzione di questa nuova realtà territoriale che raccoglie la sfida di andare oltre “gli egoismi delle singole realtà” per costruire una comunità forte e capace di valorizzare le potenzialità naturalistiche, storiche e culturali che fanno di questo angolo della provincia di Catanzaro, stretto nell’abbraccio del Mar Jonio da un lato e dei monti della Sila dall’altro, uno dei più belli e interessanti dal punto di vista turistico.
L’Unione dei Comuni “Simerys” è stata presentata ieri mattina nel corso di una conferenza stampa alla presenza del presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, dai sindaci di Sellia, il consigliere provinciale Davide Zicchinella, e i colleghi di Soveria Simeri Amedeo Mormile e Simeri Crichi, Pietro Mancuso.
“Abbiamo voluto lanciare questa grande sfida – ha esordito Davide Zicchinella – per guardare avanti, al futuro delle nostre comunità, superando gli egoismi e le visioni di parte per creare un modello di gestione che sia sostenibile e positivo. I comuni che aderiscono all’unione denominata “Simerys” lavorano già insieme da due anni, hanno in comune diverse funzioni, hanno di fatto concretizzato un passaggio fondamentale quello che porta da un confronto-scontro fatto di guerre a colpi di carta bollata, che asseconda un campanilismo sfrenato, a quello di una collaborazione produttiva. Dobbiamo farci forti dello straordinario patrimonio naturalistico e culturale che abbiamo e che stando insieme potrebbe essere potenziato, incrementato ad esempio il turismo visto che questa è una delle aree a vocazione turistica più sviluppata. Ai nostri colleghi sindaci – conclude Zicchinella – diciamo infatti: non chiudiamoci nel nostro egoismo”.
La costituenda unione resta aperta al contributo degli altri sindaci visto che l’area in considerazione raggruppa 19 comuni, infatti nei deliberati che saranno approvati dai singoli Municipi si parla di una associazione che viene definita transitoria, a partire dalla sede che inizialmente sarà a Simeri Crichi. “L’associazione è transitoria – dice ancora Zicchinella -, quello che non è transitorio invece è l’impegno per il territorio che non possiamo delegare a nessuno”.
“La nostra azione si coniuga al nuovo assetto normativo che premia l’associazionismo tra i comuni – ha aggiunto il sindaco di Simeri Crichi, Pietro Mancuso -. Dobbiamo prima di tutto pensare a come gestire meglio il territorio”. Della stessa opinione il collega di Soveria Simeri, Amedeo Mormile che riflette “stare insieme è quasi un obbligo per migliorare la gestione dei servizi e accedere alla premialità proprio per incrementare la qualità dell’amministrazione, non è solo un fatto politico”.
Sa bene cosa significa puntare all’unione dei comuni il vice presidente della Provincia, Marziale Battaglia che è il presidente del consiglio dei Comuni del Versante Ionico, un organismo nato nel 2007 che raggruppa 8 comuni, vanta una Giunta e un consiglio di 24 amministratori. “Ragionare in termini comprensoriali e mettere da parte le visioni di campanile significa pensare al futuro in maniera proficua – ha detto Battaglia -, è una questione di razionalizzazione delle risorse e della sostenibilità di un modello che deve guardare al bene comune”.
“Partiamo dalle unioni dei comuni per sviluppare un nuovo modello di sistema capace di governare il territorio in maniera efficiente ed efficace, che ci consenta di dare servizi ai cittadini e nello stesso tempo di tutelare i centri storici che sono il patrimonio della Calabria. Aprendo la riflessione sulla costituzione di un nuovo modello di gestione del territorio – ha esordito il presidente Enzo Bruno rivolgendosi ai sindaci di Sellia, Simeri Crichi e Soveria Simeri – avete colto le difficoltà che le autonomie locali vivono da anni, ed in particolare in questo momento storico: le risorse destinate ai piccoli comuni sono state ridotte in maniera drastica e se non si cambia il modello di riferimento a farne le spese saranno i cittadini. Unire le forze, mettere assieme le risorse, le idee e le progettualità prima di tutto con l’intento di bloccare lo spopolamento dei centri interni è la soluzione da attuare e la sfida da cogliere.
Ed in questo, la legge di riforma degli Enti locali che certo è perfettibile, aveva colto un aspetto importante di sviluppo – afferma ancora Bruno -. Così come il vice presidente della Giunta regionale, Antonio Viscomi, punta proprio alla fusione dei comuni come risoluzione al rischio di default e lavora ad una idea legislativa che consenta di andare in questa direzione. O pensa ad un nuovo meccanismo di gestione oppure muore il degli sistema enti locali soprattutto nella nostra regione dove il 70 per cento dei 409 comuni è costituito da aree interne e il 60 per cento di questi da piccoli comuni che hanno meno di tre mila abitanti.
La sfida – ha concluso il presidente Bruno – è questa. Dal canto nostre suggeriamo ai parlamentari come legiferare al meglio per il nostro territorio dando precisi suggerimenti perché noi abbiamo la visione delle necessità delle nostre comunità e dobbiamo essere protagonisti di una nuova idea.