7 Luglio 2020
63
PREVENZIONE INCENDI, A OLIVADI SCATTA IL DIVIETO DI ACCENDERE FUOCHI
Ordinanza del sindaco in vigore fino al prossimo 30 settembre
di Franco POLITO
OLIVADI (CZ) – 7 LUGLIO 2020 – Necessità di effettuare interventi di prevenzione nonché di vietare tutte quelle azioni che possano costituire pericolo di incendi.
Poggia su queste premesse l’ordinanza con cui il sindaco di Olivadi Nicola Malta ha imposto il divieto in prossimità di boschi, terreni agrari e – o cespugliati, lungo le strade Comunali, Provinciali e statali ricadenti nel territorio comunale, di accendere fuochi; usare apparecchi a fiamma libera o elettrici che producono faville nonché ogni altra operazione che possa generare fiamma libera, con conseguente pericolo di innesco d’incendio; abbandonare rifiuti nei boschi e in discariche abusive.
Il provvedimento, in vigore fino al prossimo 30 settembre, prevede alcune deroghe.
Nelle aree forestali all’aperto, l’utilizzo del fuoco per riscaldare vivande e cibi è consentito esclusivamente in giornate non ventose ed a condizione che l’accensione avvenga negli spazi appositamente realizzati all’interno di aree pic-nic. Ammessa anche l’accensione con barbecue posti ad almeno 20 metri da zone boscate a vegetazione facilmente infiammabile e in zone pianeggianti.
«La stagione estiva – rileva Malta – comporta un rilevante pericolo di incendi nei terreni incolti e – o abbandonati con conseguente grave pregiudizio per l’incolumità pubblica e al patrimonio boschivo soprattutto alla luce del fatto che l’abbandono e l’incuria, da parte dei privati di appezzamenti di terreni, posti sia all’interno che all’esterno delle aree urbane, provoca la proliferazione di vegetazione, rovi e sterpaglie che possono costituire origine di combustioni».
L’ordinanza, inoltre, prevede che i proprietari, affittuari, o coloro che a qualsiasi titolo godono di terreni ricadenti all’interno del Territorio Comunale, devono provvedere, con immediatezza, alla pulizia ed eliminazione delle sterpaglie, rovi, fieno, rami e vegetazione secca in genere, rifiuti o di qualunque altro materiale di qualsiasi natura che possa essere fonte d’incendio; effettuare tale pulizia per un raggio di 50 metri da tutti i fabbricati e dalle infrastrutture esistenti; in particolare gli interessati dovranno pulire il proprio fondo, o corte, o giardino posti in prossimità di strade, nonché di fabbricati residenziali, rurali, industriali, commerciali ed artigianali in genere.
L’accensione del fuoco negli spazi vuoti del bosco è consentita per coloro che, per motivi di lavoro, sono costretti a soggiornarvi, limitatamente al riscaldamento e alla cottura delle vivande.
I fuochi debbono essere accesi adottando le necessarie cautele e dovranno essere localizzati negli spazi vuoti preventivamente ripuliti da foglie, da erbe secche e da altre materie facilmente infiammabili.
È fatto obbligo di riparare il focolare in modo da impedire la dispersione della brace e delle scintille e di spegnerlo completamente prima di abbandonarlo.
Le stesse cautele debbono essere adottate anche da coloro che soggiornano temporaneamente per motivi ricreativi e di studio, i quali sono obbligati a utilizzare le aree pic-nic appositamente attrezzate.
«Su tutto il territorio comunale – si legge, infine nell’ordinanza – durante il predetto periodo di grave pericolosità è vietato inoltrare l’auto nel bosco e parcheggiare con la marmitta (specialmente se catalitica) a contatto con dell’erba secca. L’abbruciamento delle stoppie e di altri residui vegetali è vietato».
Previste sanzioni per i trasgressori.