PREZZO MINIMO LATTE, COLDIRETTI CALABRIA: «AUMENTA A 48,50 CENT/LITRO»
Importo alla stalla per i produttori locali conferenti alla cooperativa Assolac
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 27 MARZO 2022 – La decisione di Granarolo, tramite la cooperativa Granlatte, cui aderiscono tramite Assolac, tanti produttori calabresi di riconoscere agli allevatori per i conferimenti un prezzo minimo alla stalla di 48 centesimi al litro per l’area nord e 48,50 centesimi per il centro e il sud, al quale aggiungere Iva e premio qualità che in Calabria ha standard elevati, è una scelta responsabile e importante che fa da traino anche per altri gruppi acquirenti.
Franco Aceto presidente di Coldiretti Calabria e nel “CdA” di Granlatte,, è estremamente soddisfatto poiché – commenta –“quasi 500mila quintali del nostro latte beneficeranno di questo aumento che compensa, seppur parzialmente, l’effetto congiunto dell’aumento dei costi energetici e dei mangimi nel comparto dei bovini da latte che ha subito negli ultimi tempi incrementi di costi pari ad oltre il 57%, portando nelle ultime settimane il costo di produzione alla stalla di un litro di latte a 53/55 centesimi, con il rischio concreto di chiusura per la maggioranza degli allevamenti che continuano ad essere costretti a lavorare con prezzi alla stalla al di sotto dei costi di produzione.
E’ fortemente auspicabile un immediato adeguamento dei compensi – aggiunge Aceto – da parte di tutte le filiere che operano nel nostro paese.
Ciò si rende necessario per salvare le nostre stalle che garantiscono la produzione di latte fresco che alimentano una rinomata filiera lattiero-casearia nazionale e regionale che crea occupazione diretta e indiretta con una ricaduta positiva in termini di reddito e coesione sociale.
La stabilità e continuità della nostra rete zootecnica ha notevole importanza non solo economica perché, quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate.
Continueremo in questo difficile momento – assicura Aceto – ad impegnarci su tutti i fronti aperti e a tutela di tutte le filiere agricole.