16 Ottobre 2014
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PRIMO PIANO – CATANZARO – Coldiretti: «Il comparto agrumicolo centrale nell’economia regionale»
Molinaro: «La Legge nazionale sugli agrumeti, la vecchia programmazione e la nuova programmazione sono occasioni che non vanno sprecate»
di f.p.
CATANZARO – 16 OTTOBRE 2014 – «L’approvazione in sede legislativa da parte della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, della Legge sugli agrumeti caratteristici che riguarda anche la Calabria, in un sol colpo centra tre obiettivi: attenzione e centralità al settore che è fondamentale per la nostra economia, recupero e valorizzazione degli agrumeti per difendere il territorio dal dissesto e dallo spopolamento e conservare il paesaggio, accentuare e calamitare l’interesse sul Made in Italy di cui la nostra regione è una componente importante».
Così Pietro Molinaro, presidente della Coldiretti Calabria, commenta la notizia riferita dall’onorevole Nicodemo Oliverio, che insieme ad altri colleghi ha saputo fare fronte unico nella Commissione parlamentare portando a casa un risultato di grande interesse.
«La regione deve recitare una parte rilevante per non lasciarsi sfuggire questa opportunità, che interessa tutta l’Italia, è porta in dote 4 milioni di euro per il triennio 2014-2016. Partire per primi – accentua Molinaro – è vitale. Insieme a questo – prosegue – occorre portare a termine gli interventi riferiti alla programmazione comunitaria che si sta per concludere e in particolare il bando per le risorse stanziate di 2,3 milioni di euro per le agevolazioni finanziarie, per l’ammodernamento dell’agrumicoltura da industria nella Piana di Rosarno – Gioia Tauro e dell’intera provincia di Reggio Calabria che incideranno su un territorio particolarmente vocato e contribuiranno all’occupazione, sviluppo e competitività. L’altro capitolo aperto per le imprese agricole singole ed associate saranno le condizioni favorevoli offerte dai fondi comunitari e dal PSR 2014-2020 che dovranno incidere profondamente sul volto dell’agrumicoltura calabrese».
«Ci aspettiamo che i candidati Governatori della Regione – si augura Molinaro – inseriscano nelle tra le priorità dell’agricoltura e agroalimentare calabrese queste necessità perché esse sono alcune risposte che ci aspettiamo anche per dare dignità a tutti nella vicenda di Rosarno ed evitare la catena di sfruttamento».