PRIMO PIANO – CATANZARO – DIGA SUL MELITO – Uno scandalo nel pantano infinito della burocrazia
Il presidente del consorzio di bonifica “Ionio Catanzarese” Grazioso Manno. «Abbiamo sempre lavorato per realizzare l’opera. Chi ha sbagliato dovrà pagare. Se ho sbagliato io sono pronto a pagare». Attesa nei prossimi giorni una conferenza stampa
DI FRANCO POLITO
CATANZARO – 23 MAGGIO 2014 – «E’ giunta l’ora di uscire dalle nebbie che avvolgono e che si sono addensate sulla ripresa dei lavori per il completamento della Diga sul fiume Melito: non possiamo più aspettare».
Grazioso Manno, presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, l’ente che deve completare i lavori, dopo anni di silenzio salvo sporadici interventi, riprende in mano lo scettro della vicenda perché non ci sta più a sopportare quella insostenibile pesantezza delle lungaggini burocratiche amministrative che stanno impedendo di portare a termine quella che avrebbe dovuto essere – ed ha tutti i requisiti per esserlo – oltre che la più grande opera in cantiere del sud, la struttura di approvvigionamento idrico a fini multipli (potabile, irriguo, industriale ed idroelettrico) cruciale per tutta la Calabria centrale.
La diga nel comune di Gimigliano con un bacino di utenza in una area che va dalla fascia jonica fino alla piana di Lamezia e al monte Poro, riguarda la vita e lo sviluppo di questo ampio comprensorio, nel quale insistono mezzo milione di persone (il 25% della popolazione calabrese), 50 comuni, migliaia di aziende agricole ed industriali.
«Ogni giorno – afferma Manno deciso – abbiamo lavorato e profuso energie perché noi la diga intendiamo davvero realizzarla! Non ci stiamo a passare tra quelli che hanno sprecato fino ad oggi circa 87milioni di euro».
Poi l’affondo contro la burocrazia. «Nonostante ripetuti e continui incontri svolti a Roma con i massimi dirigenti degli enti interessati – prosegue – sembra che una giungla impenetrabile impedisca la realizzazione dell’opera. In una recentissima lettera, inviata al Provveditore Interregionale delle Opere Pubbliche della Calabria e Sicilia dott. Vittorio Rapisarda, al sottosegretario Graziano del Rio, al Ministro alle infrastrutture Maurizio Lupi e al Direttore Generale per l’Edilizia Statale ing. Giovanni Guglielmi oltre alla richiesta della messa a disposizione di alcune somme ho fatto presente che è mia intenzione intraprendere qualunque altra azione consentita, per risolvere una volta per tutte la vicenda che assume contorni poco chiari, ed andare fino in fondo per tutelare gli interessi del Consorzio, dei consorziati e di tutta la collettività».
Infine la proposta. «La realizzazione della diga – conclude Manno – deve trovare un posto di primo piano nella “Cabina di regia” per la Calabria istituita dal premier Renzi e coordinata dal sottosegretario Del Rio. Anticipo che nei prossimi giorni sarà convocata una conferenza Stampa nella quale, con documenti alla mano, sarà illustrata e consegnata alla stampa la documentazione anche inedita a supporto. Sarà altresì messo a disposizione tutto l’archivio (milioni di pagine) riguardante la diga».