PROVINCIA CATANZARO, IL PRESIDENTE MORMILE RISPONDE AI CONSIGLIERI DEL PD
Mormile: “Preferiamo ottenere un buon risultato solo con lo sfalcio e lasciamo loro volentieri il privilegio di iscriversi al “partito del nulla di fatto”
di REDAZIONE
CATANZARO – 5 MARZO 2023 – Apprendo dalla nota stampa diramata dai consiglieri provinciali del Pd Gallello, Mercurio e Deonofrio “del forte stato di preoccupazione che li affligge riguardo le sorti dell’Ente Intermedio.
All’inizio ho pensato che facessero riferimento allo stato di indebitamento strutturale, all’abituale utilizzo di cassa vincolata, ai gravi ritardi e sofferenze su molteplici appalti sia sulla viabilità e sia sull’edilizia (scolastica e non) di vitale importanza per l’economia del territorio e per la qualità dei servizi da erogare.
O ancora, li immaginavo sorpresi per la gestione del grande patrimonio dell’ente e della sua mancata valorizzazione, dell’incapacità (spesso oggettiva) di dare risposte ai cittadini e alle amministrazioni comunali e di dar seguito ad importanti programmazioni in svariati settori, magari professando “mea culpa” verso una riforma “Delrio” che ancor oggi autorevoli esponenti del loro partito propugnano e difendono.
Ho creduto che l’incomprensibilità di certe decisioni volessero riferirla, ad esempio, alla rinegoziazione – decisa in passato – di consistenti masse debitorie (mutui per 50 milioni a totale carico di Regione e Stato), in estinzione entro i successivi 12 mesi e inspiegabilmente riprodotte sui successivi decenni per ottenerne manovrabilità finanziaria, non di certo utilizzata per abbattere o contrastare le insufficienze di bilancio sopra menzionate, e che oggi gravano per complessivi 11 milioni di rateo annui da restituire.
Li credevo, insomma, al nostro fianco in quello che pensavamo e continuiamo a pensare debba essere un grande impegno assunto con i cittadini ed i colleghi amministratori verso il risanamento e la normalizzazione dell’ente provinciale, che non può certo prescindere da una corretta e graduale riorganizzazione dell’apparato burocratica.
Tuttavia, il problema per la minoranza potrebbe anche esser questo, considerato che si definisce “strana rivoluzione della macchina amministrativa” una volontà riorganizzativa che ovunque verrebbe esercitata a fronte della risaputa e rovinosa condizione in essere.
E fa specie che ad amministratori di grande esperienza e risaputa capacità, quali sono Gallello Mercurio e Deonofrio, sfugga che in Provincia sia arrivato il momento di attuare quello che probabilmente hanno loro stessi attuato per i loro Comuni.
Assumendosi – com’è giusto che sia – la responsabilità di scelte che solo una mal sopita frustrazione può spingerli a definire “rinuncia a governare”.
Come a dire che i problemi ci sono, e sono grandi, ma questo non ci esime dal compiere fino in fondo il nostro dovere, cercando di amministrare la “cosa pubblica” ed il denaro dei cittadini con lo spirito del buon padre di famiglia, per non sperperare inutilmente neanche un centesimo delle pochissime risorse disponibili oppure, per dirla in maniera comprensibile anche alle loro latitudini: “non siamo qui per pettinare le bambole”!
Ciò detto, appurato che per i sopradetti consiglieri è prioritario che si appalti l’ordinaria manutenzione nei modi predisposti, proviamo ad entrare analiticamente nelle motivazioni alla base del contestato atto d’indirizzo del Presidente per l’annullamento dei bandi di gara sulle strade provinciali.
Per la viabilità, che assomma circa 1800 Km di estensione suddivisi in 12 reparti, la Provincia di Catanzaro potrà disporre per l’ordinaria manutenzione (compreso lo sfalcio e la raccolta dell’erba) di risorse del bilancio 2023 pari a un milione di euro che, al netto dei vari oneri ed Iva, si riducono alla cifra di 73 mila euro di lavori per ciascuno dei 12 reparti (circa 150 Km per reparto). Una somma ridicola a fronte del dovuto e basterebbe leggere la relazione tecnica e le cento pagine del capitolato speciale d’appalto di ogni singola gara per rendersi conto che alcun risultato potrà esser raggiunto con tali somme, viste le dimensioni e le problematiche esistenti.
Lascia interdetti l’affermazione dei consiglieri di minoranza secondo cui i capitolati delle gare prevedono lo sfalcio dell’erba (che spesso viene affidato in subappalto dagli aggiudicatari con inevitabile contrazione dei margini d’utile), dimenticando però di precisare (e non potrebbe essere altrimenti) che “tutte le categorie dei lavori da eseguire saranno compensate a misura con il prezzo previsto (prezziario 2022) nel relativo allegato”.
Tradotto: fin dove si arriverà con quei soldi si farà e su tutto il resto stenderemo il consueto pietoso velo del completo abbandono.
Anche qui le eccezioni mosse lasciano stupiti in considerazione dell’effettiva condizione in cui da svariati anni versano le nostre strade provinciali e per come le stesse si presentano durante stagione estiva. I consiglieri di minoranza sembrerebbero dimenticare la vocazione turistica della nostra provincia, oltre che disconoscono le diffuse lamentele che al riguardo provengono da quasi tutto il territorio e dalla maggior parte delle Amministrazioni Comunali per il mancato sfalcio dei bordi strada.
L’intento perseguito con il contestato deliberato è proprio quello di rendere funzionali ed utili le poche risorse disponibili ed evitare di confondere due tipologie d’interventi tra loro dissimili (manutenzione e sfalcio).
Confusione che in passato ha generato molti problemi e sovrapposizioni, non facilmente gestibili anche per oggettiva carenza di personale e risorse.
Siamo chiamati ad assunzioni di responsabilità e a trovare soluzioni utili alla collettività, non solo ad attivare procedure di comodità.
In sintesi, date le risorse disponibili, preferiamo ottenere un buon risultato solo con lo sfalcio e lasciamo volentieri ai Consiglieri di minoranza il privilegio di iscriversi al “partito del nulla di fatto”.
Invece, riconosco ai consiglieri che tale atto indirizzo probabilmente andava attivato prima di arrivare alla revoca e quindi riconosco che, per mia colpa, deve esserci qualche difetto di comunicazione con la dirigenza di cui mi assumo tutta la responsabilità.
Quando un amministratore pubblico sostiene di non sapere ammette la propria inadeguatezza, lo dico a me stesso e mi permetto di rimarcarlo anche ai consiglieri Gallello Mercurio e Deonofrio solo al fine di preservare quella Provincia autorevole e ben governata, che dichiarano di auspicare”.
Lo afferma in una nota il presidente della Provincia di Catanzaro Mario Amedeo Mormile.