2 Novembre 2019
39
RECUPERO TRIBUTI, AMARONI SI AFFIDA ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE
Amaroni: Palazzo Canale, sede del municipio
“Sì” convinto del consiglio comunale: consentirà maggiore sicurezza nella riscossione
di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud)
AMARONI (CZ) – 2 NOVEMBRE 2019 – Affidamento della riscossione coattiva delle entrate comunali all’agenzia delle entrate.
Lo ha deciso il consiglio comunale di Amaroni, che si è riunito sotto la presidenza del sindaco Gino Ruggiero.
Un provvedimento importante che consente al comune di recuperare con maggiore sicurezza tributi e crediti vari, anche perché vi sono maggiori garanzie in termini di efficienza del servizio, essendo “Agenzia delle entrate-riscossione” sottoposta alla vigilanza del Ministero dell’economia e finanze.
L’argomento è stato trattato dal vicesindaco Teresa Lagrotteria, la quale si è soffermata ampiamente anche sul punto relativo al documento unico di programmazione 2020-2022, redatto in linea con l’azione amministrativa del gruppo “Democrazia è partecipazione” che guida il comune.
L’assemblea, a cui non hanno partecipato i consiglieri di opposizione, ha proceduto anche alla ratifica della delibera di giunta su alcune variazioni di bilancio dell’esercizio 2019 e pluriennale 2019-2021.
Sulla pratica ha relazionato il sindaco, il quale ha reso noto che il comune è risultato beneficiario di un contributo economico di 90mila euro da parte del dipartimento “Presidenza- Protezione Civile” della Regione Calabria per danni alluvionali e di 50mila euro dal Ministero dello sviluppo economico per interventi di efficientamento energetico, ravvisando la necessità di apportare le variazioni al bilancio di previsione vigente con l’inserimento di tali contributi al fine di avviare le procedure di attuazione.
Infine, su invito dell’associazione “Soroptimist” di Soverato, presieduto da Gabriella Maida, è stata approvata la mozione sull’appello delle donne curde nel contesto dell’invasione turca in Siria.
Il documento fa proprie le richieste delle donne curde schierate a difesa della pace e dei diritti umani e fa appello al senso di solidarietà internazionale: con la mozione si intende dare voce alle “sorelle curde”, facendo pervenire le loro legittime richieste alle più alte cariche dello Stato italiano e dell’Unione europea.