7 Settembre 2021
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REGIONALI, CATERINA GARZANITI (“CORAGGIO ITALIA”): «PER LA CALABRIA OCCASIONE IRRIPETIBILE»
La giovane avvocato di Guardavalle: “Se eletta affronterò l’ onere politico come servizio civile dedicato incondizionatamente alla nostra terra”
di REDAZIONE
GUARDAVALLE (CZ) – 7 SETTEMBRE 2021 – «Le prossime elezioni regionali vedono la Calabria interessata da una sfida epocale: quella connessa al rilancio della sua immagine ed al salto di qualità per superare le tante criticità mai superate negli anni.
Una sfida che bisogna cogliere appieno per conseguire una crescita economica significativa per l’intera comunità regionale ed evitare che si trasformi nell’ennesima occasione persa».
Per far bene tutto ciò, nei prossimi anni la politica dovrà saper assumere decisioni, licenziare programmi, realizzare meccanismi e processi orientanti all’attuazione degli impegni assunti con l’Europa».
Lo afferma Caterina Garzaniti, esponente di “Cambiamo la Calabria” e in odore di candidatura tra le file di “Coraggio Italia” a sostegno del candidato presidente di centrodestra Roberto Occhiuto.
Garzaniti si proietta a quello che potrebbe essere il suo impegno: «E’ in questa ottica – afferma ancora – se eletta, che voglio caratterizzare il mio lavoro in consiglio regionale, trasferendo la personale esperienza di avvocato per dare concreta attuazione ad ogni obiettivo inserito nel programma elettorale, affrontando l’ onere politico come servizio civile dedicato incondizionatamente alla nostra terra.
In questa prospettiva, e’ chiaro, bisogna vincere le elezioni e creare un contesto politico logico al di là delle personalità».
Da qui la sottolineatura secondo cui «la mia candidatura è indissolubilmente associata a molti punti forti del programma elettorale, ovvero quello della sanità.
Si tratta di un settore per il quale occorre fornire risposte concrete alla gente dopo i tanti contrasti e dopo che l’epidemia Covid ne ha accentuato le debolezze croniche.
Necessario, su questa via, ribadire l’impellente necessità di potenziare la rete di medicina territoriale e di prossimità e migliorare la qualità dei servizi sanitari della nostra regione, proposito divenuto oramai fondamentale e ineludibile.
E poi ci sono l’ambiente e i trasporti, che impongono di realizzare opere per mettere in sicurezza il territorio e renderlo più competitivo.
In questo contesto si colloca anche la programmazione degli interventi sul tratto di Ss 106 – purtroppo noto come “La strada della morte” a causa dei terribili incidenti stradali che vi si sono registrati nei decenni – che soffre di annosi problemi in termini di sicurezza e di incapacità ad accogliere elevati flussi di traffico».
Caterina Garzaniti, inoltre, sottolinea un altro aspetto. «C’è, poi, bisogno – dice – che la Regione Calabria diventi snella e vicina alle esigenze degli enti locali, con meno burocrazia e maggiore performance della macchina amministrativa.
In altre parole, la Regione deve diventare un partner delle pubbliche amministrazioni e degli enti locali, lavorando in modo efficace e condiviso per raggiungere scopi e risultati comuni e soddisfacenti.
Uno dei “dispositivi” per la ripresa e resilienza va indubbiamente rinvenuto nel piano di investimenti del Recovery Fund, risorsa di cui la Calabria più di altri territori ha bisogno per colmare il gap infrastrutturale e di servizi con il resto del Paese e per renderne maggiormente competitivo il sistema economico e metterlo nelle condizioni di recuperare la lacuna che nel tempo si è andata implementando piuttosto che ridursi».
Quindi conclude: «In tal senso, “Coraggio Italia”, nuovo nuovo rassemblement politico cui faccio parte, nato dalla fusione con “Cambiamo”, partito politico fondato dal governatore della Liguria Giovanni Toti, si propone di valorizzare al meglio le risorse destinate alla Regione Calabria mediante un loro impiego strategico atto a tirarla fuori dalla marginalità in cui si trova, sfruttandone tutti i potenziali nell’ambito di un’occasione irripetibile che costituirà, proprio in termini di impegno per la classe politica regionale, una grande responsabilità la cui assunzione avrà effetti che decideranno il futuro dei calabresi per i prossimi decenni».