RIAPERTURA TRIBUNALE CORIGLIANO-ROSSANO, MOLINARO: «PREVALGANO LE LE RAGIONI DEL DIRITTO ALLA GIUSTIZIA»
Pietro Molinaro
Il consigliere regionale: “No al contrasto fra territori”
di REDAZIONE
– PRESERRE (CZ) – 9 SETTEMBRE 2023 – Chiudere oltre dieci anni fa il Tribunale di Rossano-Corigliano per conseguire una maggiore qualità ed efficienza della spesa nonché la funzionalità della giustizia, alla prova dei fatti, non si è rivelata una scelta giusta.
Anzi, ha creato solo danni e costi economici e sociali per cittadini, professionisti ed operatori del diritto.
Non è stata insomma “vera gloria”.
Su questo – afferma il Consigliere Regionale della Lega Pietro Molinaro in merito alle prese di posizioni di questi giorni – mi pare che tutti convergano. Tra l’altro – precisa –la deliberazione n. 66/2022 del Consiglio Regionale che prevede la revisione delle Circoscrizioni Giudiziarie e la riapertura dei Tribunali soppressi presentata, anche da altre regioni in Parlamento per la modifica del D.lgs n.155 del 07/9/2012 che li aveva soppressi, a suo tempo fu votata all’unanimità ivi compreso dal collega Laghi che nelle scelte, è persona molto equilibrata.
E’ stato penalizzato il diritto di accesso alla giustizia e si è indebolito il contrasto alla criminalità organizzata e la lotta alla ‘ndrangheta che, come affermato recentemente da autorevoli esponenti della magistratura “nella sibaritide è stata sottovalutata”.
Questi, sono i punti fermi da cui ripartire.
Tenere chiuso il Tribunale di Rossano ha generato un vulnus nei confronti dello “stato di diritto” producendo, questo dicono i dati, ulteriori allungamenti dei processi.
Dobbiamo agire nell’interesse dell’intera collettività poiché tra l’altro, non esiste alcuna possibilità di diritto che consenta di tagliare e/o subordinare l’erogazione di fondi già stanziati in favore di una eventuale riapertura di altra sede giudiziaria.
La nuova geografia giudiziaria che si va delineando a livello nazionale va nella direzione di recuperare e continuare a garantire quel servizio di giustizia di prossimità in una parte di Regione che si caratterizza per estensione e per interessi economici e produttivi.
È quindi auspicabile, ricucire esigenze e interessi.
Di tutti e per tutti senza penalizzazioni per nessuno.
Tra l’altro, ad ulteriore garanzia, la presa d’atto in Commissione Giustizia del Senato, nella seduta del 03/8/2023, della bozza di testo unificato predisposto dal Comitato Ristretto prevede di procedere ad una serie di audizioni e sopralluoghi al fine di verificare il ripristino delle sedi.
La strada maestra che deve orientarci – conclude Molinaro – sono i fattori rilevanti dell’offerta di giustizia: la quantità e qualità delle risorse finanziarie e umane disponibili, gli assetti organizzativi, il grado di efficienza nell’impiego delle risorse, il grado di informatizzazione degli uffici, il monitoraggio dei processi.