RIFLESSIONE DELLA DOMENICA: DALLA PAROLA ALLA VITA
Le nozze di Cana, il primo miracolo di Gesù
A cura di don Roberto CORAPI (Arciprete ad Amaroni)
AMARONI (CZ) – 16 GENNAIO 2022 – Cari figli e figlie,
lo scoraggiamento ha sostituito la paura, avanziamo per abitudine senza sapere cosa ci riserva il futuro.
Ma, ad essere onesti, non è stato il Covid a toglierci le gioie della vita, ma la mancanza di senso, di orizzonte.
È normale che sia così, succede a tutti.
Partiamo, entusiasti, convinti, determinati poi, cammin facendo, viene a mancare il vino.
Quante volte facciamo questa esperienza, nelle nostre vite.
È la Madre che si accorge della mancanza e si rivolge a noi, dicendoci: fate, fare quello che Gesù ci dice.
Carissimi, un matrimonio senza vino è destinato al fallimento, con grave danno agli sposi e alla festa.
Nelle nozze fra Dio, lo sposo, e Israele, la sposa, è venuta a mancare la gioia dell’amore.
E Maria, figlia di Israele, lo sa e chiede al figlio di agire.
No, dice Gesù alla madre, non è ancora il momento e, ammonisce, se inizia il tempo dell’annuncio lei lo perderà, non sarà più suo.
In questo strano matrimonio in cui mancano gli sposi e protagonisti sono i camerieri e lo sconosciuto Gesù, Maria si rivolge a noi. A me.
Sono le uniche parole rivolte ai discepoli in tutto il Vangelo.
Maria ha parlato con gli angeli. E con Elisabetta. E con suo figlio, custode del mistero.
Ora parla a me. Qualunque cosa vi dirà, fatela.
Maria è la prima ad accorgersi della mancanza di gioia nella nostra vita. E ne informa il Figlio.
E a noi intima: fate. Non aspettate. Non pregate. Non pazientate. Non rassegnatevi. Ma fate ora, quello che Gesù vi dirà.
E noi?
Facciamo la sua volontà, quello che lui ci dice? Ascoltiamo ciò che ci dice.
Ricordiamo che lui, Gesù ha il potere di trasformare la nostra tristezza in gioia , il nostro egoismo in amore, le nostre paure in speranza.
Coraggio, siamo tutti sulla stessa barca.