RIFLESSIONE DELLA DOMENICA: DALLA PAROLA ALLA VITA
Pentecoste: il dono dello Spirito Santo effuso su tutti
A cura di don Roberto CORAPI (Arciprete ad Amaroni)
AMARONI (CZ) – 5 GIUGNO 2022 – Carissimi nel Signore, quando tutto sembrerebbe portare i segni della fine, allora Dio interviene.
Quando il giorno volge al termine, allora Dio si rende presente immettendo un nuovo soffio di vita e facendo partire le cose secondo un ordine nuovo.
L’azione dello spirito santo è sempre imprevedibile, impensabile la sua grazia, immaginabile il suo amore.
Quando l’uomo confessa che è impossibile, allora Dio, ha libertà di azione: Abramo parte a settantacinque anni, Mosè a ottanta nonostante la sua balbuzie, Davide quando era solo un ragazzo.
Dio entra sempre nella nostra storia se no lo facciamo entrare, il suo Santo spirito è il primo dono di noi credenti perché vuole portare a compimento la nuova alleanza, non più fatta su tavole di pietra, ma mediante il suo Spirito che viene effuso su tutti donando a ciascuno la capacità di intendere la lingua dell’altro.
Oggi purtroppo non intendiamo più la lingua dell’altro perché ognuno parla con lingue diverse, a modo proprio.
Carissimi la Pentecoste ci dice come è possibile comprendersi pur parlando lingue diverse.
A Babele, tutti sono presi da un bisogno di auto affermazione (farsi un nome); a Pentecoste invece, tutti sono preoccupati di annunziare le grandi opere di Dio (santificare il suo nome).
Sta a noi scegliere in quale operare.
La prima scelta è fonte di incomprensione e divisione, la seconda è artefice di unità.
Cosa scelgo?
A noi la risposta.
Cristo Regniiiiii e buona domenica di Pentecoste.