RITROVARE LE RADICI CRISTIANE, A SQUILLACE E STALETTÌ UNA RICERCA SUI “LUOGHI CASSIODOREI”
Un progetto che vedrà per i prossimi anni diversi studenti di vari indirizzi di Scienze dei beni Culturali, studiare e analizzare i luoghi legati alla vita del grande scrittore tardo antico e alto funzionario di Teodorico, il cui processo di beatificazione è in corso
di Salvatore CONDITO
– PRESERRE (CZ) – 12 LUGLIO 2023 – Trovare le radici cristiane, questo il principale scopo del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana Di Roma, che attraverso una convenzione con i Comuni di Squillace e Stalettì, avvierà una ricerca sui territori con saggi e scavi per individuare e portare alla luce i “Luoghi Cassiodorei”.
Un progetto che vedrà per i prossimi anni diversi studenti di vari indirizzi di Scienze dei beni Culturali, studiare e analizzare i luoghi legati alla vita del grande scrittore tardo antico e alto funzionario di Teodorico, il cui processo di beatificazione è in corso.
Il punto di questo ambizioso progetto che vede come principali attiri oltre ai due Comuni, l’Arcidiocesi di Catanzaro Squillace, Soprintendenza per i Beni Archeologici di Catanzaro e Crotone, Istituto di Studi su Cassiodoro e sul Medioevo in Calabria, Ministero dei Beni Culturali; tracciato in una presentazione presso la sala riunione dell’Istituto Cassiodoreo.
I saluti hanno registrato l’intervento di Mons. Claudio Maniago Arcivescovo della Diocesi di Catanzaro Squillace, che ha evidenziato come questa ricerca offre spunti interessanti per conoscere i luoghi di un grande personaggio che ha influito molto nel mondo cristiano con le sue riflessioni, ma soprattutto pe il suo pensiero.
Chiara Raimondo Presidente del Centro Studi Cassiodorei, oltre che Archeologa conoscitrice di questi luoghi, ha evidenziato la grande opportunità che avranno questi territori ai fini scientifici per analizzare e conoscere questo straordinario uomo di cultura e fede.
Stefania Argenti Soprintendente per i beni archeologici delle province di Catanzaro e Crotone, ha sottolineato come questo protocollo tra i due Comuni sarà un occasione importante ,per valorizzare questi luoghi fornendo materiale scientifico, che potrà essere oggetto di pubblicazioni, oltre ad un progetto più ampio di tutela del territorio.
I territori dei due Comuni al centro di questa ricerca finanziata, con fondi comunali, che vede questi studiosi in giro per il territorio, per scoprire i segreti del grande Cassiodoro del suo Vivarium.
“Noi vogliamo finanziare le pubblicazioni degli atti che usciranno dalla ricerca sul territorio- ha sottolineato il Sindaco di Squillace Pasquale Muccari, per noi è fondamentale portare avanti questo progetto che ci lega a questo grande statista”.
Il Vivarium luogo di studio e contemplazione dei monaci Cassiodorei che studiavano e traducevano gliantichi testi per preservarli alla ‘memoria’ futura, su questo punto si è inserito l’intervento del Sindaco di Stalettì Mario Gentile che ha precisato che i luoghi dove Magno Aurelio Cassiodoro si ritirò nella sua vecchiaia non avevano confini precisi, per cui occorre tutelarli nella loro presenza e valorizzazione come patrimonio comune.
Un progetto che prevede ricerche di ricognizione di superficie per ottenere una mappatura delle evidenze archeologiche.
Seguiranno l’analisi topografica, i laboratori di processazione dei materiali e momenti di formazione specifica nei due Comuni.
Responsabile scientifico è il professor Philippe Pergola mentre i direttori scientifici delle attività sul campo sono a cura degli archeologi Domenico Benoci e Gabriele Castiglia che nei loro interventi hanno evidenziato con slide le varie fasi e impatto sul territorio.
