ROTTAMAZIONE TRIBUTI, IL COMUNE DI SOVERATO PROROGA I TERMINI
Soverato, il municipio
Disco verde dal Consiglio che viene incontro ai cittadini. C’è tempo fino al 29 febbraio per mettersi in regola con le scadenze legate a Imu, Tari, Tasi, servizio idrico e occupazione suolo pubblico
Fonte: Sabrina AMOROSO (Gazzetta del Sud)
– SOVERATO (CZ) – 30 DICEMBRE 2023 – Ci sarà tempo fino al 29 febbraio per accedere alla possibilità di saldare i debiti con il Comune di Soverato rottamando le proprie cartelle tributi.
Nell’ultimo Consiglio comunale, si approva l’estensione dei termini precedentemente fissati e il sindaco Daniele Vacca rilancia la possibilità di sanare in via bonaria le posizioni pendenti con l’ufficio tributi.
L’idea era stata quella di sfruttare la misura contemplata dal decreto legge 34 del 30 marzo 2023, introdotto dalla legge di conversione n. 36 del 26 maggio 2023, con cui il Legislatore aveva concesso anche agli enti territoriali che effettuano la riscossione diretta delle proprie entrate o che l’hanno affidata ai soggetti iscritti allo speciale albo istituito con il decreto legislativo 440/97, la possibilità di introdurre la definizione agevolata che, attraverso una decisione adottata dal Consiglio comunale, poteva consentire ai debitori di estinguere i debiti risultanti da ingiunzioni e da accertamenti esecutivi senza corrispondere le somme dovute a titolo di interessi e di sanzioni.
Il regolamento, approvato con le opportune modifiche, ha esteso di due mesi la sospensione di interessi e sanzioni per chi presenta domanda di accedere alla rottamazione.
«Abbiamo già avuto numerose richieste – spiega il sindaco Daniele Vacca – da parte dei cittadini che avevano posizioni debitorie legate al mancato pagamento di Imu, Tari, Tasi, per il servizio idrico integrato e per l’occupazione del suolo pubblico, ma siamo ancora sotto quelle che erano le nostre aspettative.
Di qui la decisione di prorogare i termini anche oltre il 30 novembre, data fissata inizialmente come termine ultimo per presentare le domande.
Sono rimaste invece invariate le modalità che prevedono la necessità del debitore di manifestare al Comune la volontà di avvalersi di questa opportunità, attraverso un’apposita dichiarazione, previa acquisizione del prospetto dei carichi definibili con le modalità stabilite dal Comune o dal concessionario».
Seguendo le indicazioni date, sarà il debitore a indicare il numero delle rate con le quali intende effettuare il pagamento e la pendenza di eventuali giudizi aventi ad oggetto i debiti cui si riferisce l’istanza stessa, assumendo l’impegno a rinunciare agli stessi, con compensazione delle spese di lite.
Sarà invece il Comune o il concessionario a comunicare ai debitori che hanno presentato la dichiarazione, l’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione e quello delle singole rate con il giorno e il mese di scadenza di ciascuna di esse.
Per il pagamento delle somme dovute si avranno due possibilità: effettuare il versamento in un’unica soluzione o scegliere un numero massimo di 30 rate che avranno come importo minimo quello di 50 euro.
La misura era stata adottata prevedendo un vantaggio per i contribuenti, ma ancor più per il Comune che tenta di recuperare le somme essenziali per dare respiro a un bilancio sofferente.
Oltre 300 i contribuenti ad aver già presentato domanda , ma rimangono ma rimangono ancora molte le posizioni pendenti.