ROTULA DI SAN MARCO, LE TELECAMERE RAI ARRIVANO A CROPANI
Oggi servizio sulla reliquia custodita nel centro ionico e sulla cittadinanza veneziana
di Salvatore CONDITO
– CROPANI (CZ) – 10 MAGGIO 2024 – La rotula di San Marco custodita a Cropani, è l’argomento della rubrica “Dove si va?”, in onda oggi venerdì 10 maggio 2024, all’interno di Buongiorno Regione del TGR Calabria.
Nel servizio – con le testimonianze del sindaco Raffaele Mercurio, del parroco dell’Insigne Collegiata di Santa Maria Assunta, padre Francesco Critelli e del giornalista Luigi Stanizzi – anche il tema del legame che, nel nome di San Marco, unisce Cropani a Venezia.
Buongiorno Regione va in onda dalle ore 7:30 alle 8.00 su Rai3.
Il servizio su Cropani è realizzato dal Capo redattore Rai Pasqualino Pandullo.
I cropanesi salvarono l’equipaggio veneziano della nave che trasportava i resti del corpo di San Marco.
Come segno di gratitudine ricevettero una preziosa reliquia del Santp e la cittadinanza veneziana San Marco è uno dei simboli di Venezia.
Le sue reliquie giunsero nella città veneta grazie ai cropanesi, gli abitanti di Cropani.
Come riportato da padre Giovanni Fiore nel suo “Della Calabria Illustrata” (1691), nell’anno 831 alcuni veneziani trafugarono i resti del corpo di San Marco da Alessandria di Egitto, luogo dove l’evangelista era morto.
Durante il loro ritorno verso Venezia, una tempesta colse la loro nave nel Golfo di Squillace e naufragarono proprio sulle spiagge limitrofe a Cropani.
Gli abitanti del paese calabrese salvarono e rifocillarono i naufraghi e, successivamente, si prodigarono affinché potessero riprendere la via per la città lagunare.
I veneziani, in segno di gratitudine per l’accoglienza e l’aiuto ricevuto, lasciarono in dono al paese la rotula del ginocchio destro del santo.
Da allora la reliquia di San Marco è conservata in una teca nell’Insigne Collegiata dell’Assunta di Cropani; attualmente si trova al Convento dei Padri Cappuccini di Cropani perché la Collegiata è chiusa da tanti (troppi) anni per restauri.
Ai cropanesi venne anche concessa la cittadinanza veneziana, che non rappresentava solo un fregio di prestigio ma aveva alcuni vantaggi sui noli, in quanto i cittadini veneziani erano esentati da certi pagamenti.