23 Novembre 2019
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S. ANDREA, COMBATTERE L’ODIO CON LA CULTURA E LA MEMORIA
Primavera Andreolose propone ai consiglieri comunali di assegnare cittadinanza onoraria a Liliana Segre
di REDAZIONE
SANT’ANDREA APOSTOLO DELLO IONIO (CZ) – 23 NOVEMBRE 2091 – In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, l’Assemblea dell’associazione Primavera Andreolese convocata il 21/11/2019 ha approvato una mozione per invitare tutti i Consiglieri Comunali di a proporre l’assegnazione della Cittadinanza Onoraria alla Senatrice Liliana Segre al primo Consiglio Comunale utile.
Oltre che ai Consiglieri Comunali, l’ASSOCIAZIONE PRIMAVERA ANDREOLESE ha invitato le Associazioni operanti nella comunità di Sant’Andrea Jonio a fare altrettanto, se ritengono il fine di questa iniziativa di opposizione alla cultura di odio che si sta espandendo in Italia, sia doverosa e fondamentale per la crescita e la convivenza civile.
Consapevoli e rispettosi delle diverse sensibilità che connotano le singole Associazioni, Primavera Andreolese le ha invitate a fare propria la richiesta di Cittadinanza Onoraria alla Senatrice Liliana Segre, con proprie analisi e motivazioni.
Il testo della mozione approvata dall’Assemblea dell’ASSOCIAZIONE PRIMAVERA ANDREOLESE in data 21/11/2019 è il seguente:
“A TUTTI I CONSIGLIERI DEL COMUNE DI SANT’ANDREA APOSTOLO DELLO JONIO
l’Associazione Primavera Andreolese ha tra i suoi principi fondatori la difesa e promozione dei Diritti Civili, ma al di là dell’appartenenza associativa siamo cittadini di quella comunità andreolese che da sempre nella sua storia ha ritenuto che l’ospitalità, l’accoglienza ed il rispetto del prossimo siano dei principi “sacri” fondamentali per la vita comunitaria non solo del nostro piccolo paese ma della nazione intera.
Oggi assistiamo a qualcosa di inquietante e vergognoso in Italia, il clima di odio e razzismo diffuso dai campi di calcio, a quelli di basket, dagli autobus al parlamento, non ci può lasciare silenti, noi partecipiamo di questa Nazione, non possiamo considerarci un’isola, non possiamo permettere che ignoranza e odio invadano anche la nostra comunità.
E’ preoccupante che un paese come l’Italia debba assicurare una scorta a Liliana Segre; se una donna di 89 anni sopravvissuta alle leggi razziali fasciste e al nazismo oggi deve vivere sotto protezione, significa che non può esserci più nessun se o ma nel nostro impegno contro l’odio.
C’è un clima sociale e politico pesante in Italia che viene spesso sottovalutato, non deve essere più possibile tollerare qualsiasi manifestazione o cedimento verso posizioni razziste e fasciste.
È un impegno che tutti dobbiamo assumere con chiarezza. Lo dobbiamo a Liliana Segre, alla democrazia che va difesa senza alcuna ambiguità.
“La scorta a Liliana Segre è il segno che l’odio e l’intolleranza sono pericoli concreti, non espedienti retorici.” Sergio Mattarella Presidente della Repubblica Italiana.
Esprimersi su certi valori non può essere paragonato ad assumere una posizione politica/partitica. La lotta al razzismo, alla xenofobia all’odio e a tutte le forme di discriminazione sono un prerequisito per partecipare a qualsiasi dibattito pubblico, a tutte le forme di vita civile e all’interno di una qualsiasi comunità.
L’odio si può combattere soltanto con la cultura e la memoria, anche con gesti simbolici provenienti da un piccolo paese come Sant’Andrea, e il miglior simbolo che la nostra comunità possa offrire è quello di proseguire l’opera della Senatrice Segre nell’educazione morale e civile delle giovani generazioni.
Noi crediamo nella pace, nel valore della memoria, nel rispetto verso l’altro, e respingiamo la visione di una società attraversata dall’odio, dobbiamo difendere questi valori.
Noi dobbiamo essere la “scorta” della senatrice Segre, e vorremmo che lo fossimo come comunità, non solo come individui.
L’alto valore morale e civile dell’impegno della Segre è stato riconosciuto, oltre che da innumerevoli istituzioni, anche dal Presidente della Repubblica italiana, che il 19 gennaio del 2018, ad ottant’anni dall’introduzione nel nostro Paese di leggi razziali, ha voluto conferirle la nomina di Senatrice a vita.
Pertanto, alla luce della sua storia personale; dell’impegno che Liliana Segre ha profuso nell’educazione morale e civile delle giovani generazioni, in considerazione del valore etico della sua testimonianza, sempre finalizzata ad un agire responsabile e «senza odio», riteniamo anche nel territorio andreolese doveroso proporre alle SL di offrire alla Sig.ra Liliana Segre la CITTADINANZA ONORARIA di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio nel primo Consiglio Comunale utile.
Impegnando al contempo l’Amministrazione Comunale a fare pervenire alla Senatrice Segre il messaggio di stima e di profonda solidarietà per le ignobili aggressioni di cui è stata oggetto e il profondo rispetto per la sua storia personale che la rende preziosa testimone di una tragedia, l’Olocausto, sul quale non è tollerabile alcun revisionismo, negazionismo o sottovalutazione”.