SANITÀ TERRITORIALE, ‘CATANZARO BENE COMUNE’: «FIGLI DI UN DIO MINORE»
Riceviamo e pubblichiamo:
PRESERRE (CZ) – 15 GENNAIO 2022 – L’Associazione Catanzaro Bene Comune censura la proposta di rimodulazione dell’offerta sanitaria sul territorio presentato all’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) dalla Regione Calabria o meglio del Presidente Occhiuto, per la solita partigiana divisione dei finanziamenti con assalto alla diligenza da parte dei soliti noti.
Si evidenzia infatti un macroscopico squilibrio nella ripartizione dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNNR) sostanzialmente destinati alla sola Provincia di Cosenza, nonché una discutibile rete dell’assistenza sanitaria che mostra maglie molto strette nella provincia di Cosenza ma larghissime e sfilacciate in quella di Catanzaro.
Il progetto ideato da Occhiuto, trasmesso all’Agenas il 20 Dicembre 2021 al fine di intercettare le sovvenzioni del PNNR, prevede la costituzione di 57 Case della comunità, 15 ospedali di comunità e 19 centrali operative territoriali. Pur essendo una progettazione di massima con possibile rimodulazione entro marzo del 2022, ci sono delle evidenti diseguaglianze che penalizzano il territorio del Capoluogo di Regione.
Questa presunta razionalizzazione territoriale appare scandalosamente ingiusta non solo nella distribuzione delle 57 case della Comunità (21 in provincia di Cosenza e 10 a Catanzaro) ma anche nella qualità dell’assistenza soprattutto se in questo disegno programmatico verranno soppressi, come sembra, i poliambulatori di Botricello, Borgia e Tiriolo (nel corso del tempo depotenziati per mancanza di strumentazione e riduzione degli specialisti ambulatoriali) mentre quello di Soverato sarà sostituito da una UCCP (un misto di sanità pubblica e convenzionata).
Inoltre da tanti particolari scopriamo la impudente partigianeria della gestione sanitaria di Occhiuto che per Catanzaro e Provincia non prevede nessun investimento, grazie all’utilizzo di strutture già esistenti (ex Acquario di Soverato, ex Manicomio di Girifalco) ma obsolete e cadenti, con Ambulatori inadeguati e privi di servizi (Badolato, Nocera Terinese, Lamezia, Taverna, Squillace) senza di aree parcheggio (Catanzaro Umberto I) e addirittura penalizzate dalla presenza di barriere architettoniche come l’ambulatorio di Sersale.
Per la provincia di Cosenza è invece previsto l’impiego di quasi tutti i fondi del PNNR grazie alla costruzione di 10 nuove strutture e la ristrutturazione di altre 5 e la creazione di ben 6 Case della Salute. Da notare che questa progettazione comporterà l’assoluta assenza di presidi sanitari sulla costa ionica da Catanzaro lido fino a Crotone e, con la scomparsa del poliambulatorio di Tiriolo, da Catanzaro fino a Soveria Mannelli.
Insomma come sempre figli e figliasti nel silenzio assoluto della politica catanzarese, prona al volere di sua Maestà il Presidente Occhiuto, che dovrebbe rappresentare l’intera Regione, e nonostante l’umiliazione della città capoluogo che viene anche privata della centrale operativa del Dipartimento di prevenzione e dell’area tecnico amministrativa, spostate a Soverato.
Associazione ‘Catanzaro Bene Comune’