9 Febbraio 2016
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SATRIANO (CZ) – “ALI D’AQUILA” PORTA IN SCENA DON BOSCO
A Roccella Jonica con un musical sulla vita del Santo dei ragazzi. A marzo replica al Politeama di Catanzaro
Articolo e foto di Gia. RO. (Il Quotidiano del Sud)
SATRIANO (CZ) – 9 FEBBRAIO 2016 – L’associazione “Ali D’Aquila onlus” con sede a Satriano marina in scena con lo spettacolo don Bosco un sogno dentro il cortile.”
La meritoria associazione che opera con ragazzi disabili è andata in scena, presso l ‘auditorium comunale di Roccella Ionica (RC) con la compagnia di ballo dell’ A. S. D. Boston Wellness di Danilo Aiello, con le coreografie dell’insegnante Vanessa Aiello ed i ballerini Matteo Schiavone,Martina Carito, Luigia Valentino, M. Teresa Catalano, Antonella Giancotti, Miriana Notaro ,hanno portato in scena in collaborazione con l’associazione Ali D’Aquila il musical “Don Bosco un sogno dentro ad un cortile” sotto la regia di Antonella Fusto.
Dopo il sold out al sopracitato auditorium, l’opera verrà riproposta nel mese di marzo al teatro Politeama di Catanzaro,un teatro da favola per completare un sogno. Protagonisti i fantastici ragazzi dell’associazione, oltre che i volontari della stessa, ed il gruppo di ballo della palestra “Boston Wellness” di Palermiti.
Il tutto, guidato dalla sempre originale regia di Antonella Fusto. Il musical, tratto da un noto lavoro del regista Piero Castellacci, prende spunto da alcuni momenti particolarmente suggestivi della vita del santo dei giovani, narrando con semplicità una storia straordinaria ed unica.
“Un oratorio senza musica è come un corpo senza anima” – diceva Don Bosco -, e proprio la musica e l’allegria hanno dato corpo ad una serata che rimarrà nelle menti e nei cuori dei presenti per le profonde emozioni suscitate. L’associazione Ali D’Aquila e’ una onlus che lavora con i ragazzi disabili con sede in Satriano ,In una giornata di dicembre di dieci anni fa, a Satriano Marina, un gruppo di genitori di ragazzi con disabilità dava origine ad “Ali d’Aquila”.
Da allora, l’associazione, di voli, ne ha spiccati tanti: ha scoperto la manualità attraverso i laboratori creativi, il valore della condivisione con le gite e le varie esperienze all’aperto, ma soprattutto ha trovato nella bellezza del teatro la sua dimensione più autentica.