SCUOLA, CON IL “MALAFARINA” DI SOVERATO ALLA RICERCA DELLA CONSAPEVOLEZZA DELL’ESSERE CON ERASMUS+
Riceviamo e pubblichiamo:
SOVERATO (CZ) – 26 MAGGIO 2022 – Un’altra intensa avventura Erasmus da raccontare, da portare nel cuore: la splendida e sentita esperienza appena conclusasi del Progetto Erasmus+ “Self-Awareness: Embrace Yourself, Embrace the World” (Abbraccia te stesso, Abbraccia il mondo) dal 9 al 13 maggio 2022 in un’accogliente scuola di Szàzhalombatta in Ungheria.
Il viaggio in sé è sempre un’avventura, dall’aeroporto di Lamezia, fino a destinazione e ritorno … quante piccole grandi cose da far rivivere, quante foto e video per fissare i momenti magici vissuti con tanti partner europei! E questa volta sono state proprio le foto a parlare di noi, del lavoro svolto prima e durante le mobilità in splendidi Paesi come la Turchia, la Grecia, l’Ungheria alla ricerca della consapevolezza dell’essere!
Ed ecco che l’esibizione delle foto più rappresentative del progetto e la premiazione hanno visto l’Istituto Tecnico Tecnologico “G. Malafarina” classificarsi ai primi posti.
L’arrivo in una città europea, i workshop educativi, i giochi ed i test, il conversare in lingua inglese, gli scatti durante le attività sono momenti particolari che gli studenti della scuola soveratese, diretta dal prof. Servello, hanno avuto la possibilità di vivere in un’esperienza europea di gruppo, di confronto con altre scuole. Si tratta di un’opportunità di crescita, di sviluppo di abilità e competenze, un’esperienza di grande arricchimento per la scuola che ha voglia di cambiamento in una dimensione europea per stimolare processi di innovazione e per promuovere i valori della tolleranza e del vivere civile.
Nel corso della mobilità i partecipanti si sono confrontati, grazie alle diverse attività organizzate dalle colleghe Lidia Szabò, Anita Pozsgainé Dobák e Gabriela Donka, su tematiche di grande rilevanza quali il trasferimento di competenze, l’acquisizione di capacità pratiche e l’apprendimento di buone procedure sugli aspetti relativi alle nuove prospettive formative: attività di ice-breaking, test di guida all’orientamento professionale, giochi da tavolo creati dagli stessi studenti, festival di danze popolari dei paesi partner.
Gli allievi hanno acquisito e sviluppato competenze e abilità trasformando le informazioni raccolte durante ogni attività di apprendimento in formato digitale ed hanno contribuito, con i materiali prodotti (e-book, video presentazioni, album, poster e memories) e con gli strumenti pedagogici innovativi (lezioni multidisciplinari e interattive), all’innalzamento dei livelli di apprendimento
di ogni scuola partner, Gli studenti, inoltre, hanno avuto l’opportunità di interagire con i loro compagni europei, di documentarsi sul patrimonio storico-culturale ungherese e di confrontarsi, attraverso visite guidate a Budapest e nei dintorni di Szàzhalombatta.
Di scena, il maestoso Parlamento della capitale ungherese adagiato sulle rive del Danubio, uno dei simboli più importanti della città, progettato nell’Ottocento per rappresentare l’indipendenza; poco lontano, “Le Scarpe sulla Riva del Danubio”, il toccante Memoriale sull’Olocausto degli Ebrei di Budapest, opera dello scultore Gyula Pauer che vede allineate sessanta paia di scarpe dall’aria vissuta che ricordano le vicissitudini degli anni ’40.
Vi sono scarpe da donna, da uomo e da bambino, lasciate lì, vicino all’acqua, abbandonate in modo disordinato come se i proprietari se le fossero appena tolte: una grande lezione di vita che ci porta a riflettere sul fatto che purtroppo la storia non insegna!
Sulla collina, sull’altra sponda del fiume, il Castello di Buda, usato dai re ungheresi e, poco distante, la bellissima Chiesa gotica di San Mattia. Le visite culturali si sono estese fino al lago Balaton, il piu’ grande lago dell’Europa centrale, soprannominato “il mare ungherese” ed alla vicina penisola di Tihany dove sorge l’abbazia benedettina, voluta dal Re Andrea I e, nella cui cripta, si trova ancora oggi la sua tomba.
Per completare un’esperienza ricca di spunti per i partecipanti, una capatina a Vienna, dove nella maestosa cornice del Palazzo Reale è avvenuta la consegna degli attestati. Non poteva mancare la visita alla Cattedrale gotica di Santo Stefano, simbolo della capitale austriaca, la cui costruzione risale al XII secolo.
La mobilità in Ungheria ha rappresentato l’ultima tappa di un percorso volto a generare riflessioni e spunti sull’identità culturale europea, favorendo autoconsapevolezza, capacità di comprendere sé stessi, monitorare i propri sentimenti anche quando le emozioni cercano di avere il sopravvento.
La motivazione dei partecipanti ha guidato, con impegno e spirito critico positivo, al raggiungimento degli obiettivi che si sono concretizzati in prodotti tangibili quali scenari didattici e una guida all’acquisizione di auto-consapevolezza.
Forza Erasmus+! Uniti per garantire crescita ed equilibrio ai giovani cittadini europei!