SCUOLA: VIETINA, D’ETTORE E MUGNAI (CI): «NORME E RACCOMANDAZIONI DIFFICILMENTE APPLICABILI, GOVERNO LE RICONSIDERI»
Depositata interrogazione al ministro per riconsiderare le norme messe in campo
di REDAZIONE
CATANZARO – 13 GENNAIO 2022 – “Le recenti disposizioni messe in campo anche in base alle indicazioni del Ministro dell’Istruzione, prof. Bianchi, per gestire la pandemia sono, in alcuni casi, difficilmente applicabili e scaricano improprie responsabilità su dirigenti scolastici e amministratori locali, disattendendo, nei confronti di questi ultimi, il principio costituzionale di leale collaborazione”.
Lo affermano i deputati di Coraggio Italia, Simona Vietina, Felice Maurizio D’Ettore, tra l’altro coordinatore regionale del partito in Calabria, e Stefano Mugnai.
“Per questo- aggiungono- abbiamo depositato in commissione Cultura a Montecitorio, un’interrogazione urgente per chiedere al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi di riconsiderare le norme messe in campo”.
A seguito di segnalazioni giunte da scuole e comuni anche calabresi e toscani, i deputati D’Ettore e Mugnai hanno ribadito che: “alcune norme contenute nel d.l. n. 1/2022 – in base anche alla Nota applicativa ministeriale, di recente emanata – sono da ritenersi difficilmente attuabili, in particolare nelle scuole dove la presenza delle mense non potrà consentire, per ovvi motivi di spazi e strutturali, il rispetto di distanze interpersonali molto rilevanti (almeno 2 metri, quando è accertato un caso di positività).
Inoltre le indicazioni prive di carattere prescrittivo e in via di raccomandazione, comporteranno un trasferimento di responsabilità a carico di coloro che organizzano le attività didattiche e le mense scolastiche, in una situazione già difficile per la ripresa dei contagi.
In tali casi, infatti, prevarrà la regola dell’applicazione più prudenziale da parte dei dirigenti scolastici e delle amministrazioni comunali, chiamati ad assumersi le responsabilità per l’applicazione di regole e raccomandazioni cautelari sempre più complesse, poco chiare e spesso discrezionali, con conseguenti possibili chiusure di mense e istituti scolastici”.