29 Novembre 2019
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SELLIA DICHIARA GUERRA ALLA VODAFONE
Gestore telefonico avrebbe occupato illegittimamente un terreno
di REDAZIONE
SELLIA (CZ) – 29 NOVEMBRE 2019 – La Vodafone Italia Spa deve lasciare la porzione del terreno di circa 38 metri quadri sito nel comune di Sellia, in località Torno.
E’ quanto “ordinato” dal sindaco Davide Zicchinella che con il provvedimento n. 18 del 19 novembre scorso intima alla Società di telefonia di rilasciare il terreno “illegittimamente occupato” entro trenta giorni.
Il motivo di questa ordinanza è presto detto: non solo il colosso della comunicazione da due anni non versa al Comune di Sellia i canoni di locazione di immobile ad uso non abitativo concordati (il contratto è stato stipulato il 20 settembre 2016) ma addirittura, dopo varie interlocuzioni per le vie breve e richieste inoltrate via pec, non è stata fornita all’Ente guidato da Zicchinella la documentazione necessaria a provare l’avvenuta registrazione del contratto.
Registrazione che – secondo l’articolo 9 del contratto – doveva essere registrato dalla ‘conduttrice’ a spese suddivise al 50 per cento come per legge.
“Da verifiche effettuate all’Agenzia delle Entrate il suddetto contratto non risulta registrato – spiega il sindaco Zicchinella -. La mancata registrazione del contratto comporta la nullità dello stesso e di conseguenza Vodafone Italia Spa occupa illegittimamente la porzione di terreno oggetto del contratto”.
Con l’ultima raccomandata del 28 gennaio 2019, restituita al mittente per “compiuta giacenza” sono state comunicate a Vodafone Italia le avvertenze delle azioni che l’amministrazione comunale di Sellia avrebbe adottato per la tutela dei propri legittimi interessi.
Si passa, quindi, alle vie di fatto: con l’ordinanza del sindaco si intima alla Vodafone di rilasciare il terreno illegittimamente occupato ma restano impregiudicate tutte le azioni necessarie al recupero delle somme dovute da Vodafone.
In un piccolo comune dell’estremo sud del mondo succede che il sindaco di un comune di 500 anime alza la testa contro una Multinazionale che ha sfruttato, pensando di farla franca, i legittimi interessi di una comunità intera, facendosi scudo della sua ‘imponenza economica’.
Sarà la legge a decidere del duello tra Davide e Golia del terzo millennio.