29 Ottobre 2016
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SERRA SAN BRUNO (VV) – “CHE FINE HANNO FATTO I SOLDI DELLA TRASVERSALE DELLE SERRE?”
Affollata assemblea pubblica per sollecitare la ripresa immediata dei lavori e l’appalto dei lotti ancora mancanti
di REDAZIONE
SERRA SAN BRUNO (VV) – – 29 OTTOBRE 2016- Che fine hanno fatto i soldi della Trasversale?
Una domanda che si sono posti in tanti, venerdì sera a Serra San Bruno, nel corso dell’affollata assemblea pubblica convocata a Palazzo Chimirri dal Comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato”. Se lo sono chiesti i cittadini, le associazioni del territorio, i sindaci del comprensorio, gli ex operai dei primi cantieri.
E anche Dalila Nesci e Paolo Parentela, deputati del Movimento 5 Stelle, i due soli parlamentari presenti tra i tanti invitati (ma assenti) di destra e di sinistra, hanno confermato tutti i dubbi della platea. Alle interrogazioni pentastellate sull’argomento, alcune delle quali molto recenti, non è mai seguito uno straccio di risposta, né da parte dal Governo e né da parte dall’Anas.
Tutto come al solito, dunque. Come, del resto, accade da 50 anni a questa parte. La superstrada Jonio-Tirreno continua a procedere stancamente, tra strappi improvvisi e prolungate fasi di stallo. “Proprio per questo motivo la mobilitazione popolare continuerà e porterà la propria voce anche sotto il palazzo della Regione” hanno ribadito i coordinatori del Comitato, ricordando le “promesse” di qualche mese fa da parte del governatore Mario Oliverio che preannunciava centinaia di milioni di euro per il completamento dei maxi-lotti “Satriano-Gagliato” e “Vazzano-Vallelonga”.
“Ma, dopo quell’annuncio, la Trasversale delle Serre è tornata nel dimenticatoio”, hanno denunciato all’unisono dal tavolo dei relatori Francesco Pungitore, Silvia Vono, Fioravante Schiavello, Marisa Gigliotti e Alfredo Barillari, trovando l’appoggio convinto dei sindaci di Fabrizia (Salvatore Minniti), Brognaturo (Giuseppe Antonio Iennarella), Mongiana (Bruno Iorfida), Chiaravalle Centrale (Mimmo Donato) oltre che del vicesindaco di Gagliato, Domenico Aspro, schierato da sempre sul fronte più duro della protesta. Di Gagliato, del resto, si parla ancora tanto e non solo per la bretella abbandonata che conduce a Campo-Petrizzi. Proprio in questi giorni, infatti, il sindaco di Serra San Bruno ha incontrato il presidente della Provincia di Catanzaro, chiedendo di aprire al transito dei mezzi pesanti la cosiddetta “Gagliato-Mare”, per poi raccordarla allo svincolo più a monte della Trasversale. Una proposta sulla quale il Comitato si è schierato decisamente contro.
“La Gagliato-Mare non è la soluzione: è pericolosa, stretta, ripida e assolutamente inadatta al traffico di pullman e camion” è stato ribadito. “Il sindaco di Serra avrebbe fatto meglio a chiedere, insieme a tutti noi, che fine ha fatto l’appalto della superstrada Satriano-Gagliato” hanno sottolineato i promotori della mobilitazione. Molte, inoltre, le preoccupazioni espresse relativamente allo stato più generale della viabilità nel Vibonese. Il sindaco di Fabrizia ha chiesto sostegno nella sua lotta per fare uscire il territorio dall’isolamento, invitando il Comitato a non mollare e a tenere dritta la barra degli obiettivi da raggiungere.
Anche i deputati Nesci e Parentela hanno elogiato la positiva espressione di impegno e partecipazione democratica rappresentata dai tanti cittadini che rivendicano il loro diritto ad avere nuove e moderne infrastrutture al servizio dello sviluppo del territorio. Nel corso della serata si è parlato anche della vicenda degli ex operai dei primi cantieri della Trasversale che ancora attendono, da oltre dieci anni, di essere pagati.
Tutta l’assemblea ha rivolto un pensiero di sostegno alla loro vertenza e non sono mancate critiche per la maldestra gestione sindacale di un contenzioso che poteva e doveva concludersi in maniera ben diversa per le tante famiglie vittime di questa pesante situazione di disagio.
La manifestazione si è conclusa con tante nuove adesioni per il Comitato e per la mobilitazione, a conferma di quanto sia ormai avvertita da tutta la popolazione l’esigenza di condurre, finalmente, in porto questa cinquantennale incompiuta.