8 Giugno 2018
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SINDACO DI STALETTÌ “ATTACCA” I GIORNALISTI, L’ORDINE NON CI STA
“Nessuno ha il diritto di attaccare un’intera categoria professionale alla cieca, giusto per fare scena”
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 8 GIUGNO 2018 – “E’ tutta colpa della stampa”.
Attaccare i giornalisti e’ diventato, di fatto, uno sport nazionale. Ed anche la sindaca di Staletti, Concetta Stanizzi, non ha esitato, durante la sua campagna elettorale per la riconferma, a sparare nel mucchio.
Parlare genericamente di manipolazioni e complotti ad opera di giornalisti certamente non fa onore ad un amministratore pubblico ancora nell’esercizio delle sue funzioni”.
Lo denuncia, in un documento, l’Ordine dei Giornalisti della Calabria. “Viviamo – si legge – in una societa’ democratica, e la sindaca ha tutto il diritto di denunciare, anche all’Ordine per gli aspetti disciplinari, se ci sono complotti nei suoi confronti, ma ha innanzitutto il dovere di scrivere o parlare di fatti precisi, nero su bianco, con nomi e cognomi. Nessuno ha infatti il diritto di attaccare un’intera categoria professionale alla cieca, giusto per fare scena.
Cosa penserebbe la sindaca Concetta Stanizzi se qualche giornalista folle, traendo spunto da episodi ascrivibili a una sparuta minoranza di amministratori locali, scrivesse che tutti i sindaci italiani, indistintamente, sono collusi con le mafie o lucrano sugli appalti? Si sentirebbe gratificata o penserebbe, giustamente, che si tratta di un fanatico senza raziocinio magari bisognoso di urgenti cure psichiatriche?
Invitiamo dunque la sindaca Stanizzi, che e’ certamente persona avveduta e di qualita’, a evitare valutazioni che possono risultare offensive per un’intera categoria professionale. La simpatia e’ un sentimento del tutto personale e la sindaca Stanizzi ha tutto il diritto di dispensarla a chi lei ritiene; puo’ anche non rilasciare interviste, se non ritiene di farlo.
Non puo’, e non deve, comunque sottrarsi al confronto e alla critica. La chiamano democrazia, da Sindaco ancora in carica – conclude l’ordine – non puo’ ignorarlo”.