22 Settembre 2019
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SOLIDARIETÀ E ALTRUISMO, AMARONI PRONTA A DIVENTARE “ENTE DI ACCOGLIENZA”
Giunta comunale ha presentato richiesta per l’accreditamento all’Albo degli Enti del Servizio Civile Universale
di Franco POLITO
AMARONI (CZ) – 22 SETTEMBRE 2019 – In continuità con l’esperienza avviata dal Comune nel servizio civile, al fine di meglio promuoverlo e realizzarlo sul territorio, valorizzando il percorso intrapreso.
Obiettivi di socialità. Obiettivi lavorativi. Obiettivi di territorialità.
Ci sono diverse angolature nella decisione che ha portato la giunta comunale del sindaco Luigi Ruggiero a presentare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri richiesta per l’accreditamento all’Albo degli Enti del Servizio Civile Universale.
In un solo concetto: la maggioranza di “Democrazia è Partecipazione”, sulla scia delle positive esperienze intraprese con i progetti di Servizio Civile, punta diritto a far diventare il Comune un Ente di Accoglienza.
Per farlo, daranno necessari ulteriori passaggi necessari a regolamentare «il rapporto tra Enti di accoglienza e l’Ente Capo fila in relazione alla progettazione e alla gestione del servizio civile, nonché ad ogni altro atto necessario per avviare i progetti di Servizio Civile Universale sul territorio» spiegano dalla Giunta.
Che non perde l’occasione di porre la lente d’ingrandimento sul Servizio Civile Universale visto come «una grande opportunità per tanti giovani del territorio che avranno la possibilità di mettersi al servizio della propria comunità contribuendo ad attivare progetti nei vari settori».
La richiesta di iscrizione all’Albo si colloca nel quadro di una partnership con il Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale per la diffusione, la qualificazione e lo sviluppo delle finalità del servizio civile universale.
L’Albo unico è composto da una sezione nazionale, alla quale sono iscritti: le amministrazioni centrali dello Stato; le altre amministrazioni pubbliche, gli enti e le organizzazioni privati, con una articolazione organizzativa minima di 100 sedi di attuazione, incluse eventuali sedi all’estero e sedi di enti di accoglienza – che operano in almeno due regioni.
Vi sono anche le sezioni regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano, alla quale sono iscritti le amministrazioni pubbliche periferiche, gli enti e le organizzazioni privati una articolazione organizzativa minima di 30 sedi di attuazione, comprese eventuali sedi all’estero e sedi di enti di accoglienza che operano esclusivamente nel territorio di un’unica regione o provincia autonoma.