SOVERATO (CZ) – All’istituto scolastico “G. Malafarina” è “Mens sana in corpore sano”
Fino al prossimo 1 giugno nell’ambito del “Partenariato scolastico bilaterale Comenius” sono ospiti delle famiglie dei ragazzi coinvolti nel progetto alcuni pari età provenienti dalla Polonia
di Franco Polito
SOVERATO (CZ) – 22 MAGGIO 2014 – Neanche il tempo di finire l’esperienza in Croazia della settimana scorsa, che all’Istituto di Istruzione Superiore “G. Malafarina” sono di nuovo alle prese con una nuova avventura internazionale.
Solo che questa volta i ragazzi la stanno vivendo da padroni di casa. Da ieri, infatti, sono ospiti a Soverato i coetanei polacchi dello Zespół Szkół Ponadgimnazjalnych nr 1 w Brzesku.
L’ambito, come tradizione extra – scuola risalente a qualche anno addietro, è il “Partenariato scolastico bilaterale Comenius”, progetto finanziato dalla comunità Europea, nell’ambito della Lifelong Learning dell’indire. Fino al prossimo 1 giugno soveratesi e polacchi saranno protagonisti di “Mens sana in corpore sano”.
Già nel titolo il senso della nuova dimensione europea. Questa volta salutistica. “Mens sana in corpore sano” è un partenariato bilaterale che dura due anni. Lo scopo principale è quello di promuovere la crescita degli studenti attraverso l’acquisizione della consapevolezza che le attività sportive offrono uno stile di vita più sano. Ragazzi italiani e Polacchi lavoreranno insieme per apprezzare come il loro stile di vita possa essere migliorato praticando sport, adottando una sana alimentazione. Evitando, insomma, di cadere in dipendenze pericolose legate al fumo, alcol o assunzione di farmaci.
Serve tutto per diventare uomini e cittadini europei. <<Al fondo del progetto – dice il dirigente scolastico del “Malafarina” Domenico Agazio Servello – rimanela finalità di far crescere i nostri giovani in un ambiente europeo, di sentirsi parte della grande nazione Europa. Con questo nuovo progetto abbiamo ulteriormente ampliato la nostra già vasta e variegata offerta formativa per spingere sempre più gli studenti allo studio della lingua Inglese e alla conoscenza ed integrazione nella comunità europea>>.
Lo faranno in questi dieci giorni Soveratesi. Indigeni e polacchi insieme ospiti delle famiglie dei ragazzi nostrani coinvolti nell’iniziativa. <<I ragazzi – aggiunge la docente coordinatrice del progetto Elena Vittoria Scuteri – lavoreranno insieme non solo per la conoscenza delle lingue straniere. Oltre all’inglese, che è la lingua veicolare in cui vengono realizzati tutti le attività previste, i nostri alunni stanno studiando il polacco, così come i ragazzi polacchi l’italiano>>.
Italiano, polacco, inglese, magari pure “suveratanu”. Qualunque sarà la lingua saranno dieci giorni di crescita totale. <<Durante la permanenza in Italia – conclude Servello – i nostri ospiti avranno modo di visitare luoghi di interesse culturale e turistico della nostra regione. Visiteranno il Parco archeologico di Squillace , la torrefazione del Caffè Guglielmo, un agriturismo a produzione biologica dove verrà effettuata una dimostrazione di produzione di ricotta e formaggi tipici regionali. Inoltre faranno visita a un agrumeto, un uliveto e ad altre bellezze che la nostra splendida terra può far conoscere>>.
Toccherà, per ora, agli ospiti conoscere gli usi e i costumi della tipicità calabrese. Per i soveratani l’impegno contrario arriverà ad ottobre quando andranno a rendere la visita in Polonia. Tanto fino ad allora il polacco lo avranno imparato di sicuro. Mal che vada c’è sempre il “suveratanu”.