SOVERATO (CZ) – Bambini nigeriani nati a Capodanno, parte la macchina della solidarietà
Don Roberto Corapi e l’associazione ramo di speranza di Montepaone sono stati al reparto nascite dell’ospedale soveratese consegnando ai due neonati materiale ed alimenti di prima necessità
Articolo e foto di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)
SOVERATO (CZ) – 4 GENNAIO 2015 – Calabria terra di accoglienza e di profughi, il primo nato del 2015 all’ospedale di Soverato è un bambino nigeriano, Duku Mike, del peso di 2.600 chilogrammi e lungo 48 centimetri,la mamma Duku Gift e il Papà Henry sono ospiti a Riace nell’ambito del progetto Sprar.
Anche l’ultima nata del 2014,Suscess Idehen di 3,460 chilogrammi con la mamma Osas e il papà Lucky sono ospiti dello stesso centro di accoglienza profughi.
E subito è partita la macchina della solidarietà, don Roberto Corapi parroco di Stalettì e l’associazione di volontariato “Ramo di Speranza” di Montepaone sono stati presso il reparto nascite dell’ospedale di Soverato portando tettarelle, biberon, pigiamini e bavaglini, peluche e indumenti per i due piccoli, e due pacchi di alimenti per i piccoli e le loro famiglie.
Bella è stata la giornata di volontariato per don Roberto Corapi e per l’associazione di Montepaone di Anna Montillo e Paola Macrina, da anni sono presenti e vicino ai bisogni della gente,un piccolo gesto che diventa una grande azione sociale.
La mamma dell’ultima nata del 2014 era intenta a festeggiare la fine dell’anno, con altri suoi connazionali a Riace, quando improvvise arrivavano le prime doglie, presente alla festa il sindaco di Riace Domenico Lucano, senza aspettare neanche un minuto il sindaco metteva in macchina la donna e la portava all’ospedale di Soverato dove ad attenderlo era presente il medico e sindaco di Santa Caterina Pino Leto
<<Una comunità quella nigeriana – diceva Lucano – perfettamente integrata e grande il rapporto di stima per il medico Leto che anche in altre occasioni si è dimostrato una persona sensibile e molto professionale, questo centro ha di fatto abolito le barriere, creando la speranza e una aspettativa di vita che va al di la di tutte le guerre del mondo>>.