27 Dicembre 2014
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SOVERATO (CZ) – Celebrati i funerali di Andrea Mandile
- Commozione quando il feretro di Andrea lascia la chiesa
Presente il cappellano militare carabinieri Calabria. Centinaia di gente ha accompagnato il giovane nel suo ultimo viaggio terreno
Articolo e foto di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)
SOVERATO (CZ) – 27 DICEMBRE 2014 – Si sono svolti i funerali in un clima di grande commozione di Andrea Mandile di 26 anni, morto in un tragico incidente a Davoli marina.
Concelebrata la santa messa presso la chiesa matrice a Soverato dal parroco don Pasquale Rondinelli, don Gino Martucci direttore istituto salesiano, don Franco Lorenzo che aveva battezzato Andrea e dal cappellano militare carabinieri legione Calabria don Vincenzo Ruggiero.
La chiesa se pur grande non è riuscita a contenere le molte persone che hanno reso omaggio al giovane Andrea volontario dell’associazione nazionale carabinieri presente in gran numero in chiesa, una santa messa dedicata al Vangelo e alla parola di Dio.
Andrea era come hanno ricordato, un bravo ragazzo dedito alla famiglia e al volontariato in tutte le sue forme, don Vincenzo Ruggiero ha detto,”con profonda tristezza e sgomento siamo radunati in questa chiesa per esprimere nella fede il nostro saluto ad Andrea, prematuramente strappato all’affetto dei suoi cari”.
“E’ difficile – continuava don Vincenzo – trovare delle parole adeguate per esprimere i nostri sentimenti e trovare una luce che ci consenta di illuminare il nostro dolore e dare un po’ di serenità al nostro cuore disorientato”.
“Il nostro trovarci qui – diceva don Vincenzo – da una parte afferma la solidarietà dell’amore, più forte della morte, dall’altra testimonia che nel sostegno vicendevole possiamo trovare la forza per continuare a vivere anche dopo una prova così forte, il Signore non ci abbandona Gesù ha trasformato ogni angoscia e ci immerge in una rasserenante speranza”.
“Il Vangelo che abbiano ascoltato – continuava don Vincenzo – ci rassicura malgrado le apparenze,il Signore non smette di esserci vicino ha pianto vicino all’amico Lazzaro e ha consolato le sorelle, con noi egli piange, soffre e con noi sostiene che è nel lutto e nella disperazione, oggi mentre celebriamo Santo Stefano il primo martire cristiano, ricordiamo che il Signore farà risplendere quella luce che ci rassicura, un giorno, concludeva don Vincenzo Ruggiero, il signore asciugherà le lacrime di tutti i volti”.
La santa messa terminava con il saluto dei moltissimi presenti tra un cordone di volontari dell’associazione nazionale carabinieri, mentre l’altoparlante della chiesa diffondeva la canzone preferita da Andrea e in volo decine di palloncini bianchi salivano in cielo, tra gli applausi e le lacrime dei presenti.