1 Gennaio 2016
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SOVERATO (CZ) – COMUNE CI RIPENSA, ADDIO AL MERCATO DI DOMENICA PROSSIMA
Per colpa di pochi venditori ambulanti che hanno ridotto l’area in un campo di battaglia
Articolo e foto di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)
SOVERATO (CZ) – 1 GENNAIO 2016 – Per pochi, pagano tutti.
Questo in sintesi il messaggio che risulta dalla revoca del permesso che stabiliva che il mercatino settimanale cittadino, venisse spostato da oggi, venerdì 1 gennaio, giorno festivo, a domenica 3 gennaio, come nel caso della festività natalizia con il mercatino spostato da venerdì a domenica.
Ma il vice sindaco Pietro Matacera aveva preso accordi con la Cicas, sigla sindacale che rappresenta i commercianti ambulanti, nella persona del responsabile regionale Renzo Pironaci. “Siamo disposti come Comune – aveva detto Matacera – a rivedere le tariffe della Tosap, se da parte degli ambulanti ci sarà data una mano di aiuto a lasciare il dopo mercato in un luogo che si possa chiamare tale”.
Ma così, con grande disappunto di Renzo Pironaci, non è stato, pochi commercianti hanno vanificato queste buone intenzioni unilaterali, l’area mercatale era simile ad un campo di battaglia, rifiuti e buste sparse in pò dovunque, questo ha creato una nuova presa di posizione da parte del vice sindaco che ha revocato il permesso per domenica 3 gennaio.
Il mercatino, grazie a quei pochi che non si attengono alle regole del vivere civile, non si terrà. Questo crea in un momento già di suo delicato e critico a livelli di introiti ancora più danni, del resto se il mercato settimanale ambulante è tra i più grandi della regione con punte di quattrocento esercenti e migliaia di visitatori, qualche soluzione bisogna pur prenderla.
Non è bello guardare l’area destinata al mercato settimanale come un’area franca,”terra di nessuno”, questo vanifica, e di molto le buone intenzioni dell’amministrazione comunale targata Ernesto Alecci,una cosa è la collaborazione, un’altra è invece il mancato rispetto delle regole del buon cittadino.
E di questo la città di Soverato, “Perla dello Jonio”, non ha certo bisogno.