7 Novembre 2014
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SOVERATO (CZ) – Il “rifugio – canile” e … quelli di prima
Lo “sfogo” di Mimmo Gallo dopo la conferenza stampa di presentazione di “The dog village” in cui, a suo dire, sarebbe stato dimenticato l’operato di alcuni volontari, in passato prodigatisi per gli animali
Fonte: articolo e di Gianni Romano (Il Quotidiano del Sud)
SOVERATO (CZ) – 7 NOVEMBRE 2014 – Lo sfogo di Mimmo Gallo, non polemico ma come dice lui, giusto per chiarire.
<<Mi chiamo Domenico Gallo, ma tutti qui a Soverato, mi chiamano Mimmo. Lo spirito di questo articolo, non e’ quello di fare pubblicità o mettersi in mostra. Questa doverosa informazione verso l’opinione pubblica ,prende spunto dal “Dog Village”, manifestazione di sensibilizzazione svoltasi lo scorso venerdì 31 ottobre nel campo ippica del lungomare della nostra città e promosso dagli attuali volontari della lega apprezzabili per l’opera meritoria svolta>>.
<<Qualche giorno prima dell’evento – dice Gallo – era stata indetta una conferenza stampa alla presenza di numerosi giornalisti per illustrare lo spirito della manifestazione, e le finalità del canile. Stranamente,nessun accenno a proposito di chi tanti anni fa, per amore degli animali, si era avventurato in una “Missione Impossinìbile”. Il passato, e’ stato dimenticato? Per questo motivo, ho sentito l’obbligo morale di farlo io . No , nulla in questi casi, deve essere dimenticato, Tutti devono sapere dei 60 milioni di lire spesi assieme al sottoscritto dai volontari di allora (Bressan Gabriella, Fratto Salvatore, Cerminara Ofelia, Spanò Eufelia, Seminaroti, Antonella e Voci Rossana) per l’acquisto del terreno, e di cui alcuni, siamo ancora i legittimi proprietari, e del terreno , e della struttura>>.
<<Della multa – continua Gallo – di 17 milioni di lire ad opera dell’Asl per un surreale inquinamento ambientale. Dei danni subiti dal vecchio canile durante la terribile alluvione che all’epoca, seminò morte e distruzione nel camping Le Giare. Delle autotassazioni a cui ci sottoponevamo mensilmente noi volontari per affrontare le spese di gestione e curare i cani ospitati. Delle innumerevoli sterilizzazioni fatte privatamente, quando invece, era compito esclusivo dell’Asl provvedere per legge. E ci sarebbero da consumare fiumi d’inchiostro e dire ancora tanto. ma credo che possa bastare. >>.
<<Un’ultima cosa – insiste Gallo – da non dimenticare, e che può far comprendere ancor di più le difficoltà affrontate, è la mancanza in quel periodo dei mezzi odierni di informazione , distributori a pieno ritmo di eventi di ogni sorta e che entrano giornalmente in ogni casa e in ogni cellulare Per noi, i riflettori e le conferenze erano roba da…marziani . Si operava lontano dai riflettori, lontano dalle telecamere e dai palcoscenici. Il mondo dell’informazione, era per noi un illustre sconosciuto, e anche noi in verità per molti, eravamo soltanto degli sconosciuti . Per concludere, sperando che sia riuscito a dare un senso al mio scritto, mi e’ doveroso rivolgere un grazie alla Lega Nazionale Per La Difesa Del Cane Sezione di Bologna, che allora, insieme al Presidente pro tempore della sede nazionale di Milano, che ci aiutarono nella realizzazione della struttura>>.
<<Se questo mio scritto fosse ignorato – conclude Mimmo Gallo – sottovalutato, o non preso in considerazione, come potrebbe succedere, non importa. Sicuramente, ci sarà sempre la gratitudine di tutti gli animali tolti dalla strada e curati amorevolmente in quel canile, anche se alla fine siamo noi che dovremmo essere grati agli animali che ci hanno fatto capire, che il loro e’ sempre un mondo migliore del nostro, un mondo che non ha assolutamente bisogno di luci della ribalta , ma ha solamente bisogno di tanto sincero amore da parte di tutti noi. Grazie>>.