SOVERATO (CZ) – Inaugurata l’Unità di cure complesse
Il servizio partirà il prossimo 7 maggio. L’obiettivo è dare risposte in tempi certi all’utenza
Fonte: articolo e foto di Gianni Romano (Il Quotidiano della Calabria)
SOVERATO (CZ) – 30 APRILE 2014 – Alla presenza di autorità e associazioni di volontariato del comprensorio del soveratese, inaugurato il UCCP unità di cure complesse primarie a Soverato, presso la prestigiosa fondazione Marincola Politi situata in via Giuseppe Verdi, presenti i relatori Franco Milano, Mario Catalano e Gennaro De Nardo, presenti in sala il capitano della compagnia carabinieri di Soverato Saverio Sica,il comandante guardia costiera Biagio Sciarra,il comandante polizia stradale Pino Feudale,vari amministratori comunali del comprensorio, e l’associazione nazionale carabinieri, di rilievo anche la postazione che dista solo pochi metri dall’ospedale cittadino di via Carlo De Cardona , un nuovo punto dove dare risposte in tempi certi, sicuri della reale possibilità di avere a disposizioni vari esperti per numerose tipologie,questo a ridosso della stagione estiva cosa questa che permetterà di dare ulteriore impulso alle sollecitazioni esterne per quanto riguarda il comparto sanità.
A presentare il progetto sperimentale Asp di Catanzaro il dott. Franco Milano,ha introdotti i qualificati interventi dichiarando inoltre che il servizio partirà il 7 maggio, e che sarà operativo sino ad aprile 2016 e che a scadenza quadrimestrale verranno stilato dei report.
“E’ un momento epocale – spiega il dott. Milano- per la medicina generale che porterà al miglioramento della vita dei pazienti. Il centro è rivolto 1200 utenti, che rappresentano il 22,8% dell’intero bacino provinciale. Si deve passare da un approccio ospedalecentrico ad una medicina pubblica ambulatoriale”.
Seguiva l’intervento con la parola poi presa dal direttore sanitario dell’Asp, Mario Catalano, che ha spiegato che il primo esperimento di questo tipo è stato fatto a Lamezia Terme e sulla scorta di questa esperienza sono stati apposti dei correttivi per rendere il servizio più efficace.
Un taglio diverso ha avuto il segretario provinciale della FIMMG, Gennaro De Nardo, il quale ha sostenuto, che grazie ad una attenta attività sindacale, si è arrivati a questa rivoluzione copernicana, che vede uno scambio di prestazioni che eviteranno i ricoveri “impropri” e i codici bianchi al Pronto Soccorso.
All’ U.C.C.P viene assicurata, infatti, l’assistenza di base e la realizzazione di specifici programmi sanitari di prevenzione e cura delle malattie croniche prevalenti che spesso necessitano di ricovero ospedaliero (diabete, patologie cardiovascolari, demenze, artroreumopatie, broncopneumopatie, etc.) in modo da rispondere più adeguatamente alle esigenze della popolazione.
La sperimentazione coinvolge un bel team, ossia: 11 medici di medicina generale; 5 specialisti A.S.P; 3 medici di continuità assistenziale in completamento orario diurno; 10 infermieri professionali; 4 assistenti amministrativi; e il servizio di continuità assistenziale prefestivo, notturno e festivo.
L’ambito territoriale interessato riguarderà i seguenti comuni: Davoli; Gagliato; Gasperina; Montauro; Montepaone; Petrizzi; Satriano e Soverato. Hanno dato il loro contributo esprimendo il plauso per l’iniziativa: il direttore del Distretto di Catanzaro Lido, Maurizio Rocca, il presidente dell’Ordine dei Medici di Catanzaro, Enzo Ciconte, il prof. Tullio Bernì dell’Università “ Magna Graecia” di Catanzaro, il direttore U.O.C. Chirurgia Generale dell’ospedale Soverato, Giuseppe, Messina, l’ex direttore del Pronto Soccorso di Soverato Franco Dell’Apa , il direttore del SERT di Soverato, Franco Montesano, il direttore responsabile dell’Unità Ospedaliera del reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Soverato, Giuseppe Caridi.
Anche a Soverato si darà il via all’unità complessa di cure primarie, prevista l’inaugurazione per mercoledì alle ore 10 in via Verdi. L’avvio di questo servizio nasce con l’obiettivo di ridurre gli accessi con il cosiddetto “codice bianco” nei pronto soccorso, potenziare la prevenzione e arginare il trattamento ospedaliero di patologie croniche come diabete e ipertensione.
La sperimentazione del servizio di assistenza, che è partita inizialmente a Lamezia Terme, è stata estesa ad altre cinque realtà territoriali della provincia: Catanzaro, Catanzaro Lido, Borgia, Soverato e Soveria Mannelli-Decollatura e prevede, in unico luogo fisico, la presenza, per l’intero arco delle 24 ore, di medici di famiglia, medici di guardia medica e specialisti. Il bacino di interesse è di circa 77 mila persone, pari al 22.8% della popolazione residente nella provincia.
Le caratteristiche del modello prevedono una sede unica con studi medici, ambulatorio “codici bianchi”, ambulatorio di patologia, postazione di continuità assistenziale. La dotazione tecnologica prevede: standard di studio B, ECG-MAP, ecografo multidisciplinare, telemedicina, spirometro. Come personale medico sono previsti: cardiologo, pneumologo, chirurgo, geriatra, diabetologo e infermieri professionali.