4 Ottobre 2014
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SOVERATO (CZ) – Istituto “G. Malafarina”, la nuova frontiera formativa si chiama “Erasmus Plus”
Gli studenti partecipanti a “Erasmus” con il preside Servello
Nuovo slancio internazionale della scuola soveratese che si è vista approvare dalla Commissione Europea un interessante e innovativo progetto di formazione
di Franco Polito
SOVERATO (CZ) – 4 OTTOBRE 2014 – E’ bastata una semplice proposta. Quella proveniente dalla Commissione Europea. Il semplice invito a presentare progetti di formazione innovativa che si trasforma nell’ennesimo progetto extrascuola.
E così per l’Istituto “G. Malafarina” è arrivato “Erasmus Plus”, programma valido dal 2014 al 2020, dedicato all’istruzione, alla formazione, alla gioventù, allo sport e aperto a tutti i cittadini europei.
Ancora una volta all’istituto “Malafarina” hanno fatto centro. Ancora una volta hanno indovinato la “freccetta giusta” per distinguersi nell’ambito dell’offerta formativa. In poche parole, qui la scuola è vista come “innovazione” dei metodi istruttivi. Da qualche hanno è il must del dirigente scolastico, Domenico Agazio Servello, e un di un team di docenti accorti e sensibili all’importanza della formazione dei ragazzi in ambito europeo.
Perché al “Malafarina” lo sguardo è all’internazionalità. Sulla scia di “Comenius” adesso si punta su “Erasmus Plus”. Il progetto, presentato nell’ambito dall’ azione KA2, Strategic Partnerships for school education intitolata “Forensics and creative theatre – Fact”, ha ottenuto il “sì” della Commissione Europea.
E come per Comenis sarà confronto con altre realtà del vecchio continente. Al progetto, che durerà tre anni, oltre all’istituto Malafarina partecipano anche il Gimnazia za chujdi ezitsi Ekzarh Yossif I- Lovech (Bulgaria), Slovakia –- il Gymnazium, Alejova 1, Kosice- Košice (Slovacchia), il Fatih Anadolu Lisesi – Manisa (Turchia), il Secondary School of Trikeri- Trieri (Grecia) e il Liceul Tehnologic “Mihai Eminescu” Dumbraveni (Romania)
«L’obiettivo principale di questo partenariato strategico – spiega il dirigente del “Malafarina” Domenico Servello – è quello di sviluppare le competenze trasversali al fine di promuovere la leadership in materia di istruzione secondaria. Gli obiettivi concreti di questa iniziativa sono quelli di sviluppare strategie chiare, attraverso l’oratoria e il teatro creativo, come approcci educativi innovativi; sviluppare una squadra di giovani leader che condivideranno le loro conoscenze e competenze con i loro coetanei attraverso azioni positive; sviluppare un impegno di cooperazione transnazionale e di internazionalizzazione dell’istruzione; promuovere le relazioni tra giovani di diversi gruppi etnici, religiosi e nazionali; generare una comunicazione più efficiente nelle lingue straniere e condividere metodi di insegnamento innovativi di ciascun partner e buone pratiche, al fine di modernizzare l’istruzione».
Non mancherà il supporto della modernità. La scuola oggi è anche questa. «La tecnologia avanzata – aggiunge Servello – ha trasformato qualitativamente l’apprendimento e l’insegnamento di oggi. Ai fini della nostra attività di progetto, e in particolare della mobilità virtuale, ci si avvarrà di tutti i mezzi Itc adeguati. I media online sociali arricchiranno in modo significativo il processo educativo, perché i gruppi target avranno accesso stabile a nuove tipologie di informazioni e conoscenze. Sarà anche rafforzato il senso di cittadinanza europea. Insegnanti e studenti impareranno a lavorare praticamente in team transnazionali».
Approfondendo il progetto, Servello spiega che «alcune delle attività previste comprendono: presentazioni degli alunni in lingua inglese durante i meetings; performance creative di teatro; corsi di formazione degli insegnanti in abilità, competenze e conoscenze trasversali. Nei nostri incontri multinazionali, tutti i partecipanti parteciperanno ad una serie di corsi di formazione, webinar, workshop, viaggi di studio, ed eventi culturali. I nostri incontri transnazionali i si concentreranno principalmente sulla esplorazione di temi educativi attraverso attività interattive, esperienze pratiche e altre opportunità. I partecipanti impareranno più su pratiche democratiche, la leadership giovanile, la risoluzione dei conflitti, la capacità di comunicazione, il pensiero critico, la tolleranza e il rispetto della diversità, il lavorare in team, e l’imprenditorialità sociale».
Metodi, strategie e approcci innovativi in vista di nuovi obiettivi educativi. «Il progetto – spiega ancora Servello – mira a intensificare i principali aspetti di educazione alla democrazia: la cittadinanza, la diversità, i diritti umani, la mediazione, combattere i pregiudizi, l’alfabetizzazione mediatica».
Alcuni benefici e risultati saranno a breve termine. «Essi – sottolinea il dirigente scolastico comprendono il dare ai nostri gruppi target di adolescenti la possibilità di esprimere ad alta voce ciò che li preoccupa, favorendo il loro pensiero critico e creativo, espandendo la loro conoscenza della lingua inglese, affinando la loro produzione orale e presentazione. Per tutta la durata del progetto, tutti i partecipanti faranno del loro meglio per trasformare la collaborazione internazionale in un’esperienza piacevole, dove ognuno si sentirà importante».
Altri benefici si vedranno nel lungo periodo e «riguardano – fa sapere Servello – diversi aspetti di importanza cruciale tra cui rafforzare la leadership positiva come un modello di ruolo tra gli studenti; stabilire il ruolo principale dei parlamenti degli studenti come mediatori nel paradigma insegnante-studente-genitore; attuare nell’insegnamento delle buone pratiche condivise dai partner di tutti i giorni; l’introduzione di Europass a scuola e favorire la cooperazione tra le organizzazioni partner».
Sul come avverrà il conseguimento degli obiettivi Servello fa sapere che «si cercherà di stimolare il raggiungimento di competenze attraverso l’arte oratoria e il teatro creativo come strumenti di insegnamento – apprendimento – formazione. Il nostro target è composto da alunni di età compresa tra i 15-18 anni. In una società come la nostra dove la tecnologia ha fatto passi da gigante giocando un ruolo decisivo, la scuola è tenuta a ripensare e a ridefinire i nuovi processi di apprendimento e di insegnamento in un’ottica maggiormente partecipata, egualitaria, democratica, meno trasmissiva e nozionistica».
Con “Erasmus Plus” al “Malafarina” il futuro è adesso. «Siamo fermamente convinti – conclude Servello – che i nostri approcci educativi innovativi aiuteranno il passaggio dai vecchi paradigmi di insegnamento a quelli nuovi in cui l’acquisizione delle conoscenze e dei saperi avverrà in modo interattivo, sociale e collaborativo e l’insegnante assumerà il ruolo di facilitatore».