SOVERATO (CZ) – LOTTA AI TUMORI, DAI LIONS IL “PROGETTO MARTINA”
Iniziativa presentata agli studenti dell’Istituto Tecnico Economico “Antonino Calabretta”
Articolo e foto di Gianni ROMANO
SOVERATO (CZ) – 4 DICEMBRE 2017 – Il Lions Club Soverato-Versante Ionico delle Serre ha presentato agli alunni dell’istituto Tecnico Economico “Antonino Calabretta” di Soverato il “Progetto Martina”, in ricordo di una donna molto giovane, colpita da tumore alla mammella, che durante la sua malattia aveva ripetutamente chiesto “che i giovani vengano informati ed educati ad avere maggior cura della propria salute…”.
Gli obiettivi del Progetto sono quelli di portare a conoscenza dei giovani le modalità di lotta ai tumori ed informarli sulla possibilità di evitarne alcuni, impegnandosi fin dalla più giovane età. In sintonia con le raccomandazioni del Ministero dell’Istruzione e del Ministero della Salute sulla necessità di promuovere l’educazione alla salute nelle scuole.
I Lions, che tra i propri obiettivi hanno quello di “prendere interesse attivo al benessere civico, culturale, sociale e morale della comunità”, hanno deciso infatti da alcuni anni, grazie alla loro presenza in tutte le città italiane, di permettere a medici specializzati di incontrare gli studenti delle scuole superiori di 2° grado e parlare loro di un argomento difficile ma di estrema attualità, ovvero i tumori.
I Lions hanno sposato con profondo coinvolgimento il patrimonio spirituale lasciato da Martina, portando avanti la sua lezione di vita in ogni angolo della nazione, per realizzare pienamente e concretamente non uno slogan ma un paradigma esistenziale” We Serve”.
Dopo i saluti del Presidente del Lions Club Soverato-Versante Ionico delle Serre,Dr Francesco Pugliano, che ha espresso il suo orgoglioso plauso per un service che risponde all’appello di Martina, al suo invito alla vita, la Vice-Preside Perri ha rilevato che è compito della scuola fare cultura a 360 gradi. E in materia di benessere, il conoscere per evitare o meglio, per prevenire, è la prima regola. È cultura che fa bene alla salute.
La soddisfazione nasce dal fatto che di fronte a queste tematiche, gli adolescenti non guardano l’orologio e sono ben lieti di affrontarle e conoscerle con la passione e la curiosità tipiche della loro età. Al Lions Club Soverato-Vjs– ha concluso la professoressa Perri – va la gratitudine, non solo quella personale ma anche quella di tutta la mia scuola e delle famiglie dei nostri ragazzi per questo impegno ancor più meritorio perché gratuito e volontario”.
La Professoressa Annamaria Aiello, Responsabile VII Circoscrizione del “Progetto Martina” ha presentato e sottolineato con grande emozione come il progetto rappresenti il testamento spirituale di Martina, una ragazza colpita in tenera età, da un tumore al seno. Martina ha lottato con coraggio ed il suo ultimo desiderio è stato un pensiero ai suoi coetanei, dedicando loro il sacrificio della sua vita.
L’invito di questa giovane eroina ai suoi compagni di età, è l’appello ad amare il proprio corpo, prendendosi cura di sé, attraverso la prevenzione ed uno stile di vita corretto.La Dr.ssa Annamaria Cascone, patologa e Responsabile Distrettuale “Progetto Martina”, è diventata maestra di salute per un giorno”.
Dal cancro alle mammelle e da quello ai testicoli, dai tumori della pelle al cancro del collo dell’utero: i temi presentati sono diventati le materie di studio e di approfondimento di giornata. Agli alunni dell’Istituto Tecnico Economico “Antonino Calabretta”, l’esperta ha spiegato quali sono i segnali da cogliere per parlarne con il proprio medico curante ed eventualmente con lo specialista di competenza ma ha anche trasmesso serenità rispetto ad alcune manifestazioni che non rappresentano veri e propri allarmi.
I ragazzi hanno seguito con interesse e attenzione e hanno rivolto diverse domande.Infine, il Dr Ettore Greco – Direttore U.O.C.Oncologia ASP Catanzaro, ha ricordato che la vita è un dono e va preservato così come la salute del nostro pianeta, rispettando l’ambiente e cercando di non lasciare che il progresso economico diventi un regresso antropico, cercando di vivere nel rispetto della natura ed evitando che un compromesso impatto ambientale possa nuocere e compromettere il nostro stato fisico.