14 Novembre 2016
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SOVERATO (CZ) – L’ULTIMO SALUTO AL “PRINCIPE” ROMOLO CAPPUCCINO
Si sono svolti ieri i funerali del 47enne morto dopo un intervento chirurgico al ginocchio
Articolo e foto di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)
SOVERATO (CZ) – 14 NOVEMBRE 2016 – In tanti per l’ultimo saluto per Romolo Cappuccino.
Una chiesa, quella dell’Immacolata piena di amici che hanno voluto rendergli omaggio, la santa messa è stata concelebrata dal parroco don Pasquale Rondinelli e da don Roberto Corapi, una omelia sentita e molto partecipata. Don Roberto Corapi ha vissuto insieme a Romolo i momenti di gioia grande della sua giovane vita: i 50 anni di matrimonio dei genitori, il matrimonio della sorella Mirella, i battesimi dei nipotini.
Romolo aveva affermato che don Roberto era una persona speciale dal cuore buono con una fede grande. Don Roberto: “Rimarrà vivo nel cuore di tutte quelle persone che hanno avuto la gioia di conoscerlo e di amarlo. Romolo sei un angelo del Signore, prega per tutti noi da lassù in modo particolare per la tua bella famiglia. Stasera – ha aggiunto don Roberto – tornando a casa dopo questo funerale, guarderemo il cielo stellato di una sera di Novembre e leggeremo tra le stelle luminose il tuo nome Romolo”.
Già in mattinata Montepaone era piena di manifesti con cui i suoi amici hanno manifestato la loro vicinanza, “Ciao Romolo, ci mancheranno i tuoi racconti poetici, le tue frasi dette a metà, la tua voglia di farci ridere con le barzellette più strane, perché tu eri il principe e noi i tuoi sudditi, siamo sicuro che ora tu da principe sia seduto accanto al Re, ti porteremo sempre con noi,un giorno ci rincontreremo,le tue pecorelle smarrite”, E un altro, “senza di te il mondo sarà meno affabile, generoso, affettuoso, umile rispettoso e semplice, sarà un po’ meno”.
Una giornata di sole per l’addio a Romolo, un uomo pieno di vita e di sogni che una banale operazione di routine al ginocchio ha spezzato tutto, i suoi amori, i suoi affetti, il suo lavoro, aprire un locale tutto suo a Soverato, gelateria”La Fragola”, un sogno spezzato sul nascere.
“Perché”, si chiedono i suoi tanti amici, morire in questo modo assurdo?”. Ma a questa domanda risponderanno gli eventuali responsabili, ora tutto passa alla magistratura come ha dichiarato il legale della famiglia Cappuccino, Eliana Corapi di Soverato”, per adesso l’autopsia non ha riscontrato nulla di rilevante e macrolesioni e come ha sottolineato il legale, “il mio cliente era sano come un pesce”.
Ci vorranno adesso sessanta giorni per stabilire dopo ulteriori esami tossicologici, quali le reali cause di una morte assurda.