7 Giugno 2015
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SOVERATO (CZ) – “Malafarina”, ultima fatica europea discutendo di emancipazione femminile
Malafarina, un "ricordo fotografico" dalla Turchia
L’istituto di istruzione superiore sovetese ha concluso il Partenariato Scolastico Multilaterale Comenius “From Being a Citizen of a Country to being a citizen of EU” con una settimana a Gaziantep in Turchia
di Franco POLITO
SOVERATO (CZ) – 7 GIUGNO 2015 – La scuola è finita, o quasi. La mente è tutta, o quasi, alle vacanze e al relax. Ma all’istituto di istruzione superiore “G. Malafarina” gli impegni si portano a termine fino alla fine. Così vuole lo spirito “gitano” ed “internazionale” della scuola. Così vuole il dirigente scolastico Domenico Agazio Servello. Così vuole il corpo docenti. Così vogliono gli studenti.
E allora, se è così, non ci si deve stupire se a fine anno di studi una delegazione dell’istituto ha partecipato al Meeting conclusivo del Partenariato Scolastico Multilaterale Comenius “From Being a citizen of a Country to being a citizen of EU”.
Fine corsa, anche quest’anno, per le iniziative extrascolastiche europee. L’ultima tappa nella splendida città di Gaziantep in Turchia. Gli studenti, accompagnati dalle docenti Elena Scuteri, Giuseppina Codispoti e Anna Staropoli, sono rimasti nella terra del Bosforo per una settimana. Partiti lo scorso 31 maggio, sono tornati ieri dopo giorni di intenso confronto e scambio con i padroni di casa dell’Özel Sanko Koleji Gaziantep, i croati del Gimnazija Osijek Osijek, gli slovacchi del Súkromná obchodná akadémia Akadémie vzdelávania Žilina, i bulgari del Profesionalna tehnicheska gimnaziya “Nikola Yonkov Vaptsarov” Vratsa, i polacchi dello Zespół Szkół Ogólnokształcących Nidzica e gli spagoli dell’Institut Guillem Catà Manresa.
«L’obiettivo principale del progetto, finanziato dalla Comunità Europea, Life long learning, Indire – commenta il dirigente Servello – è creare nei nostri alunni la consapevolezza di essere cittadini europei. Il nostro progetto ha inteso esplorare il rapporto tra cittadinanza culturale e l’ identità nazionale ed Europea. L’argomento del progetto è stato il confronto tra la storia dei vari Paesi nelle varie fasi – dalle origini fino all’indipendenza nazionale – per capire come da una singola nazione si è arrivati ad essere membri dell’Europa unita passando dalle conseguenze della Prima e della Seconda guerra mondiale sui nostri Paesi. Importanti, anche, l’analisi della cittadinanza, della democrazia e dei diritti delle donne».
E, come al solito, non è mancato l’argomento specifico. Per la conclusione del progetto si è parlato di emancipazione femminile. Gli studenti si sono confrontati analizzando la questione dal proprio punto di vista culturale e su come in ogni paese le donne abbiano conquistato diritti ed emancipazione.
«I ragazzi – aggiunge Servello – sono stati accolti dalle famiglie e ciò ha permesso loro di confrontarsi su usi, costumi e tradizioni diverse con particolare attenzione per l’ aspetto gastronomico. Splendida e calorosa, inoltre, è stata l’accoglienza da parte della scuola ospitante assicurando un piacevole soggiorno a tutti i partecipanti».
Già, il soggiorno. Il programma è stato molto intenso e ha visto alternarsi momenti culturali a momenti ricreativi. Tra essi la visita al Planetarium e al giardino Botanico. Di grande impatto emotivo la visita al museo nell’antica città di Zeugma, considerato il museo del mosaico più grande del mondo. Di particolare interesse storico, inoltre, la visita al castello di Gaziantep e all’ Old Bazar, luogo di incontro di culture diverse, caratteristico nei suoi mille colori e profumi.
«E’ stato possibile – dicono le docenti accompagnatrici – fare un tuffo nel passato ripercorrendo l’antica via della seta, solcando in crociera il fiume Eufrate ed ammirando gli antichi villaggi e i luoghi di culto. Un’altra visita speciale è stata quella nella città di Sanliurfa, situata nel Sud- Est del Paese, ricca di storia e di memorie. Conserva una splendida moschea costruita all’inizio del Duecento, ma è anche nota per essere ritenuta il luogo natio del profeta Abramo».
Stop, si chiude. Valigie nell’armadio. E’ tempo di vacanze.