SOVERATO (CZ) – Processo “Showdown”, pene confermate in Appello
Tranne che per un solo imputato, totalmente accolte le richieste dell’accusa
di Redazione
SOVERATO (CZ) – 29 MAGGIO 2014 – La Corte di Appello di Catanzaro ha confermato (quasi) tutte le sentenze di primo grado emesse ad aprile dello scorso anno a carico dei novi imputati del processo impiantato in seguito all’inchiesta “Showdown” a carico di una cosca della criminalità organizzata soveratese.
Il collegio giudicante, composto dal presidente Anna Maria Saullo e dai consiglieri Vincenzo Galati ne Maria Teresa Carè, ha accolto la totalità delle richieste di conferma delle condanne del primo giudizio avanzate nella requisitoria dal sostituto procuratore generale Alessandra Ruberto.
Tranne che per Francesco Vitale, al quale è stata ridotta la pena detentiva da un anno a otto mesi di carcere, per gli altri nove imputati le pene restano le stesse: sei anni di reclusione a Vincenzo Alcaro, 3 anni e 4 mesi a Bruno Procopio, 5 anni e 8 mesi a Vincenzo Bertucci, 7 anni e 6 mesi e Patrck Vitale, 4 anni e 8 mesi ad Angelo Procopio, 6 anni e 8 mesi a Giuseppe Santo Procopio, 6 mesi e 20 giorni a Vincenzo Ranieri, 1 anno e 4 mesi a Vincenzo Todaro e 4 anni a Salvatore Pannia.
L’inchiesta “Showdown”, condotta dalla direzione investigativa antimafia di Catanzaro, ha smascherato le attività criminose dirette al controllo del territorio soveratese e culminate in una recente guerra tra un clan di Guardavalle e di Soverato.