11 Agosto 2018
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SOVERATO, IL MARE È IN BUONE MANI
La guardia costiera libera nella “Baia dell’Ippocampo” due esemplari di cavallucci marini con il Centro Recupero Animali Marini di Montepaone e l’intervento del Nuc
di REDAZIONE
SOVERATO (CZ) – 11 AGOSTO 2018 – Nella mattinata di ieri, venerdì 10 Agosto, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Soverato, congiuntamente al Centro di recupero Animali Marini di Montepaone (CZ) ed al Nucleo CARABINIERI CITES di Reggio Calabria, con l’ausilio della dipendente Motovedetta CP 769, hanno liberato nelle acque di Soverato alcuni esemplari di Cavalucci di Mare Hippocampus hippocampus, che erano in cura presso il citato centro gestito dall’Associazione M.A.R.E. Calabria (Marine Animal Rescue Effort).
I cavallucci erano stati rinvenuti in difficoltà sul bagnasciuga di Soverato un mese fa da alcuni bambini e quindi consegnati successivamente al Centro Recupero. Entrambi gli esemplari presentavano difficoltà respiratorie e sintomi da shock termico.
Questi animali sono protetti dalla Convenzione di Washington sul Commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, più comunemente conosciuta come CITES, un accordo internazionale tra Stati che ha lo scopo di proteggere piante ed animali a rischio di estinzione, regolando e monitorando il loro commercio, ovvero esportazione, riesportazione e importazione di animali vivi e morti, di piante, nonché di loro parti e derivati.
Nel parco marino di Soverato denominato “Baia dell’Ippocampo”, confinati in una porzione di mare molto ristretta, vivono entrambe le specie di cavallucci marini presenti lungo le coste italiane Hippocampus hippocampus e Hippocampus guttulatus.
Le popolazioni delle due specie, ben conosciute dai biologi marini locali, vivono ormai da anni un declino causato da inquinamento di vario tipo e dalla degradazione dell’habitat dovuta in massima parte alla mano dell’uomo per esempio con la realizzazione di opere in mare ed errati ripascimenti effettuati con terreni a granulometria differente che hanno inciso negativamente soprattutto sulle specie sensibili e con alimentazione filtrante alterando i componenti della prima parte della catena trofica, con il risultato di sottrarre cibo a diverse specie tra cui i cavallucci di mare.
I cavallucci, entrambi di sesso femminile, sono stati chiamati Claudia e Glenda, in omaggio ai Comandanti che hanno presenziato all’evento: il Comandante T.V. (CP) Claudia Palusci della Guardia Costiera di Soverato e il Comandante Magg. Glenda Benedetta Alesci del Nucleo CARABINIERI CITES con competenza regionale di Reggio Calabria.
L’evento porta con sè un significato di assoluta rilevanza dal punto di vista scientifico, nell’ottica della tutela della biodiversità dell’ambiente marino e tra le funzioni istituzionale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera vi è anche la tutela dell’ambiente marino e costiero.