SPUNTO DI RIFLESSIONE DA TORRE RUGGIERO: LA GUERRA TECNOLOGICA E IL PROGETTO STARGATE (CON VIDEO)
Il giornalista Francesco Pungitore, Direttore tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale, analizza l’ambizioso piano americano per l’IA da 500 miliardi di dollari e il ritardo dell’Europa in un nuovo episodio del suo Talk su YouTube
di REDAZIONE
– TORRE DI RUGGIERO (CZ) – 26 GENNAIO 2025 – Nel nuovo episodio del suo Talk, programma pubblicato su YouTube, il giornalista Francesco Pungitore ha approfondito uno dei temi più rilevanti del momento: la sfida globale nell’innovazione tecnologica, con un focus particolare sul progetto Stargate, che potrebbe segnare una svolta nelle competizioni internazionali legate all’intelligenza artificiale.
Direttore tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale, con sede a Torre di Ruggiero, Pungitore ha offerto uno spunto decisivo per riflettere sull’attuale scenario tecnologico, concentrandosi sul progetto Stargate, che si sta delineando come uno dei pilastri del futuro dell’intelligenza artificiale negli Stati Uniti.
Cos’è il progetto Stargate?
Il progetto Stargate è un piano statunitense da 500 miliardi di dollari che mira a triplicare la potenza di calcolo del paese entro il 2030. Questo colossale investimento ha l’obiettivo di consolidare la leadership americana nell’intelligenza artificiale, supportato da alleanze con alcune delle principali Big Tech come Oracle e OpenAI.
Non si tratta di un semplice data center, ma di una rete ipertecnologica che vuole rivoluzionare il panorama digitale, puntando sull’accelerazione dell’innovazione tramite un approccio che unisce il settore pubblico e quello privato.
In tale contesto, il governo degli Stati Uniti ha offerto incentivi fiscali e un accesso privilegiato a terreni pubblici per favorire lo sviluppo di tecnologie avanzate e garantire così una superiorità tecnologica rispetto alla Cina, che nel 2024 ha investito 280 miliardi di dollari in IA militare e civile.
Il ritardo dell’Europa
Mentre gli Stati Uniti stanno spingendo forte sull’innovazione, l’Europa rischia di restare indietro.
Con il suo AI Act e le regolamentazioni sulla privacy, l’Europa sembra preoccupata più dall’etica e dalla sicurezza piuttosto che dal contrasto diretto con le superpotenze tecnologiche.
Secondo Pungitore, il rischio è che l’Europa diventi un “museo dell’innovazione”, incapace di competere con gli Stati Uniti e la Cina in un’area cruciale come quella dell’intelligenza artificiale.
Le startup europee, infatti, sono sempre più inclini a spostarsi negli Stati Uniti o in Asia per sfruttare un ambiente regolatorio più favorevole all’innovazione.
Se non si inverte questa rotta, l’Europa potrebbe trovarsi a subire un durissimo colpo economico e competitivo.
Pungitore, con il suo consueto approccio critico e analitico, ha evidenziato come il vero dilemma globale non sia solo tra modelli di sviluppo pubblico o privato, ma anche tra un equilibrio tra libertà tecnologica e sicurezza collettiva, una questione che potrebbe definire il futuro del nostro secolo.
Mentre gli Stati Uniti scommettono sul privato, la Cina accelera con l’IA statale, creando un contrasto che non sembra avere una risposta definitiva, almeno non nel breve periodo.