SQUILLACE (CZ) – Alloggi popolari, “sì” alla graduatoria provvisoria
Darà casa a 31 famiglie in difficoltà che hanno presentato domanda tra cui giovani coppie in difficoltà, immigrati in regola o nuclei che occupano locali impropriamente adibiti ad alloggi
di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud)
SQUILLACE (CZ) – 30 APRILE 2015 – E’ stata approvata con determinazione dirigenziale del settore tecnico comunale, a Squillace, la graduatoria provvisoria degli aspiranti all’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica che saranno ultimati o che si renderanno disponibili.
Al bando generale di concorso, pubblicato a gennaio 2014, hanno aderito 37 famiglie. Dopo l’analisi istruttoria delle domande pervenute, l’apposito ufficio comunale ha escluso sei domande, di cui quattro di richiedenti che occupano abusivamente alloggi di edilizia residenziale pubblica e due afferenti a nuclei familiari con reddito superiore a quello previsto dal bando.
Entro trenta giorni dalla pubblicazione della graduatoria gli interessati possono presentare opposizioni al sindaco. Per trentuno famiglie squillacesi, quindi, si apre la possibilità di coronare il sogno di ottenere un alloggio popolare in locazione. Si tratta di nuclei familiari con seri problemi legati, in alcuni casi, allo sfratto, alla coabitazione con altri, alla presenza di anziani o di disabili, ma anche di famiglie numerose, giovani coppie in difficoltà, immigrati in regola o nuclei che occupano locali impropriamente adibiti ad alloggi.
Nelle scorse settimane il Comune di Squillace, intanto, ha varato il piano delle alienazioni, mettendo in vendita diverse case popolari di cui è proprietario. Si tratta di abitazioni i cui prezzi variano da 8 mila a circa 20 mila euro, a seconda della metratura, con gli inquilini che avranno il diritto di prelazione. Quaranta sono gli alloggi accatastati, mentre per sei, oltre ad alcuni box, la procedura di accatastamento è in via di definizione. Quattro immobili sono siti a Squillace Lido, mentre gli altri sono ubicati nel centro storico.
Tale piano di alienazione, con cui il comune conta di recuperare circa 600 mila euro, è stato osteggiato dai gruppi di minoranza del consiglio comunale. Per gli immobili che risultano immediatamente trasferibili, secondo i consiglieri di opposizione, occorrerebbe verificare se sussiste il presupposto della congruità del prezzo; e ci sarebbero, inoltre, difficoltà legate ad una serie di atti necessari per la vendita, come la documentazione planimetrica catastale aggiornata e l’attestato di prestazione energetica.