SQUILLACE (CZ) – I dubbi di Caccia sulla tassa di soggiorno
di s.t.
SQUILLACE (CZ) – 3 MAGGIO 2014 – «Dal conto consuntivo 2013 mancano oltre 100 mila euro per mancato versamento della tassa di soggiorno». Lo sostiene il capogruppo di minoranza nel consiglio comunale di Squillace, Franco Caccia.
Il consesso civico squillacese ha approvato il bilancio consuntivo lo scorso 24 aprile, durante l’ultima seduta della legislatura. Nelle entrate, alla voce “tassa di soggiorno” figurano solo 900 euro. Ne mancherebbero, secondo Caccia, oltre 100 mila.
«Su tale argomento, già in occasione del conto consuntivo 2012 – spiega il consigliere – il gruppo “Squillace Nuova” aveva messo in atto una serie di rilievi ad azioni dimostrative che hanno contribuito a portare nelle casse comunali circa 85 mila euro di imposta di soggiorno. Come mai quest’anno risultano solo 900 euro?».
La tassa di soggiorno è disciplinata da un apposito regolamento e prevede la riscossione da parte delle imprese della quota di due euro a persona per singolo pernottamento e le imprese sono tenute a versare al comune la somma riscossa con periodicità quindicinale.
«Non siamo a conoscenza – puntualizza Caccia – dei motivi del ritardo del versamento da parte degli imprenditori delle strutture ricettive presenti sul territorio comunale la cui disponibilità complessiva di camere supera i mille posti letto. Nel confidare sull’esito positivo delle procedure messe in atto dai competenti uffici comunali per la riscossione delle cifre dovute, auspichiamo un rinnovato impegno degli imprenditori locali, già con l’imminente apertura delle strutture per la nuova stagione, per un definitivo rilancio del settore turistico nel nostro comune».
Secondo il capogruppo dell’opposizione, «Squillace dispone di tante attrazioni e richiami di tipo storico-culturale, specie nel borgo antico, e paesaggistico-ambientali nella zona marina. E’ un luogo che necessita di una rinnovata azione di promozione e valorizzazione turistica, anche attraverso un mirato utilizzo del fondo ricavato dalla tassa di soggiorno, in modo da rendere la nostra comunità un luogo accogliente, ben arredato e curato, dotato di servizi moderni e con programmazioni estive degne del prestigio della nostra città, possibilmente realizzate anche con il talento e le professionalità locali».
Ma – conclude Caccia – «lo sviluppo economico e sociale è possibile se si superano modi superficiali ed opportunistici privi di ogni prospettiva. Fare turismo nel nostro territorio non può prescindere dalla presenza di un’imprenditoria, affidabile e responsabile, in grado di erogare servizi di qualità e di rispettare le regole».