SQUILLACE (CZ) – Migranti, l’integrazione ha il sapore della … pizza
I ragazzi del centro per richiedenti asilo e rifugiati “Il Vivarium” e della casa di accoglienza “Il Golfo” sono stati coinvolti in un’iniziativa per imparare a fare la pizza. Momento di confronto tra etnie per favorire l’inserimento sociale e lavorativo dei giovani ospiti
Articolo e foto di Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)
SQUILLACE (CZ) – 21 MARZO 2015 – Continuano le collaborazioni da parte della Fondazione “Città Solidale Onlus” con enti pubblici e privati sul territorio.
Un lavoro costante di rete inteso a favorire processi di integrazione sociale e lavorativa e che questa volta, nei giorni scorsi, ha visto come protagonisti gli istruttori della “Scuola italiana pizza” insieme agli ospiti del centro per richiedenti asilo e rifugiati “Il Vivarium” e della casa di accoglienza “Il Golfo”, di Squillace.
La buona riuscita della manifestazione è stata possibile anche grazie alla collaborazione dello chef Francesco Pancari, di Squillace, che ha voluto aprire le porte del suo ristorante ai giovani ospiti, dimostrando che un’integrazione sociale e culturale è sempre possibile. Per l’occasione presenti Michele Intrieri, presidente della “Scuola di pizza”, Roberto Davanzo, istruttore, e Pier Paolo Davoli, pizzaiolo, che hanno coinvolto gli ospiti nelle varie fase di preparazione e lavorazione della pizza.
Un momento questo che va oltre la semplice dimostrazione e che vuole essere un primo passo di impegno verso la costruzione di una sinergia che possa aiutare soprattutto i ragazzi dei centri d’accoglienza squillacesi a trovare una possibilità lavorativa. La degustazione è stata un ulteriore momento di condivisione tra ospiti, operatori e pizzaioli.
«Il cibo è anche veicolo di unione di popoli», ha affermato padre Piero Puglisi, presidente di “Città Solidale”, che con Intrieri ha stipulato un protocollo d’intesa che possa favorire l’attivazione di tirocini formativi e di borse-lavoro per gli ospiti delle strutture gestite dalla Fondazione.